Il frammento che segue, è tratto da un pezzo, apparso sul manifesto, in cui Luciano Canfora recensisce "La politica nel mondo antico" di Moses Finley, pubblicato da Laterza nel 1985. Come potete leggere, si parla, fra le altre cose, di reddito di cittadinanza ...
" (...) Un punto cruciale è perciò, nella sua analisi, il concreto esplicarsi del potere popolare nella città democratica per eccellenza: la questione del salario assicurato a tutti dallo Stato e delle spese di utilità sociale imposte ai ricchi (che con parola greca, poi passata a significare altro, si chiamano liturgie). Finley combatte con efficace e brillante ricorso a documentazione recente e decisiva la agnostica tesi di Paul Veyne secondo cui il sistema delle liturgie non aveva implicazioni politiche. Le spese di utilità sociale — dimostra Finley — sono imposte dal demo per la soddisfazione di suoi precisi bisogni, ma sono anche di buon grado praticate dai possidenti, che proprio per questa via, accettando il sistema, di fatto se ne pongono alla testa.
Arthur Rosenberg — in uno splendido saggio scritto nel 1920 per le scuole operaie di Berlino (Democrazia e lotta di classe nell'Antichità: ora leggibile in traduzione italiana presso «La Memoria» di Sellerio, nel volume Il comunista senza partito) — aveva coniato una efficace immagine per descrivere questo fenomeno: il popolo mungeva i ricchi «come si fa con una mucca»; in questo modo, utilizzandoli e non espropriandoli, esercitava una «dittatura proletaria», il cui contrassegno moderno era il salario garantito dallo Stato (che — soggiungeva Rosenberg — trovò concreta applicazione nei mesi della Comune parigina del 1871). La prospettiva di Finley è però diversa. Mentre Rosenberg accentua l'originale forma di dittatura proletaria che venne a determinarsi, Finley vede il fenomeno soprattutto dal punto di vista di quella che chiama «la classe liturgica» e riconduce per certi versi il fenomeno sotto la categoria generale del «patronato» e della clientela (...).
- Luciano Canfora -
3 commenti:
un punto di vista interessante che, forse sbagliando, io condivido.
Quello di Rosenberg o quello di Finley?
Finley
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