Nel suo libro, "Confronting Dostoevsky's Demons: Anarchism and the Specter of Bakunin in Twentieth-century Russia" (qui in parte leggibile), James Goodwin esamina il diverso relazionarsi a Bakunin, nella nascente Unione Sovietica, dopo la rivoluzione russa: dalla sua celebrazione come precursore rivoluzionario, alla sua demonizzazione in quanto "anti-Marx". Studiato da un punto di vista che lo assume come unico modo, anche solo per riferirsi alle idee anarchiche. Nel quarto capitolo del libro (In difesa di Bakunin: Aleksei Borovoi e la concezione anarchica dei Demoni) vengono narrate le manovre degli anarchici, negli anni '20 del secolo scorso in Russia, e viene confutata l'idea che essi sarebbero semplicemente spariti, fornendo informazioni dettagliate su che cosa hanno esattamente fatto in quel periodo.
"Con ogni probabilità, viene raggiunto il punto più alto dell'attività anarchica, e si passa dall'agitazione anti-sovietica ad una propaganda più sottile, "La Voce del Lavoro" (Golos Truda) diventa il più significativo e duraturo strumento di propaganda della letteratura anarchica nel 1920, riuscendo a pubblicare più di 60 titoli, fra il 1919 ed il 1926. Uno dei suoi primi, e più importanti, risultati è la pubblicazione dei cinque volumi delle opere di Bakunin, fra il 1919 ed il 1922, che comprende alcune delle più taglienti critiche al "socialismo di stato", molte delle quali non rivedranno la luce, in Russia, prima del periodo della Perestroika, alla fine degli anni '80."
Il cinquantesimo anniversario della morte di Bakunin, nel 1926, scatena tutta una serie di iniziative da parte degli anarchici.
"Borovoi elabora piani per la costituzione di un "Comitato Bakunin" nel quale riversare le grandi speranze e le ambizioni degli anarchici sopravvissuti, di celebrare una sorta di 'giubileo Bakunin'. Con il suo progetto di un 'museo Bakunin', per mezzo di una commissione permanente ed una regolare attività di pubblicistica, Borovoi prevede tale Comitato come un'istituzione dentro la cultura sovietica, un'alternativa più anarchica al 'museo Kropotkin', dal quale progetto, l'originale contingente anarchico si era completamente estraniato, proprio nel 1926."
Una collezione di scritti anarchici, pubblicati da "La Voce del Lavoro", in onore di Bakunin, consiste di 18 articoli scritti da 14 differenti autori, e rappresenta la più grande e diversificata raccolta di testi anarchici mai pubblicata in tutto il periodo sovietico. La sua impostazione riflette il bisogno di tracciare una storia dell'anarchismo - come viene dichiarato nella prefazione - a scopo commemorativo.
Intanto, per celebrare il giubileo, Maksimov prepara, a Mosca, quattro diverse rappresentazioni di "insegnamento" di Bakunin, sotto forma di fittizie conversazioni fra un moderno inquisitore - interpretato da Maksimov stesso - e un redivivo Bakunin, tornato in vita dopo un sonno di cinquant'anni.
Confronting Dostoevsky's Demons: Anarchism and the Specter of Bakunin in Twentieth-century Russia, by James Goodwin, - Peter Lang, 2010 -
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