venerdì 18 gennaio 2019

L’asso nella manica

Facebook dà l'assalto al mercato dei media locali degli Stati Uniti
- di Patrice-Hans Perrier -

Le grinfie sui piccoli media
Martedì scorso, Facebook ha annunciato che nei prossimi 3 anni investirà 300 milioni di dollari americani al fine di sostenere la professione di giornalista. Il gigante dei social media punta a quello che è il mercato dei piccoli media locali, i quali si trovano in una cattiva situazione soprattutto a causa del fatto che il grande pubblico americano ha preso le distanze dalla stampa ufficiale. Questo progetto sembra corrispondere all'Iniziativa di Google News, lanciata lo scorso anno dal motore di ricerca americano.  Facebook segue l'esempio di Google e investe sui piccola media. Nella loro crescita, i giganti della Silicon Valley danno l'assalto al mercato dei piccoli media regionali e locali, in un contesto in cui i social media, come principale vettori di informazioni, in America hanno già sostituito i giornali stampati.
Questi dati, raccolti dal Pew Research Center, sottolineano il fatto che il 20% degli adulti sostiene di tenersi aggiornata sull'attualità attraverso i social media, consultandoli in maniera frequente. In confronto, solo il 16% degli intervistati hanno affermato di leggere i giornali al fine di ottenere lo stesso tipo di informazioni.

Rifarsi una verginità fra gli utenti
Facebook tenta di rifarsi una verginità presso il grande pubblico, dopo essere stato ripetutamente accusato di manipolare la propria piattaforma al fine di frenare, o di bannare, determinate fonti di informazione giudicate non conformi o considerate come delle "Fake News" [notizie false]. Inoltre, diversi media emergenti criticano il gigante dei social media per la sua politica che privilegia quei contenuti che favoriscono le grandi corporazioni che sono in grado di stanziare i fondi necessari per poterli rendere una priorità. Ultimamente, Facebook si è associato all'Agenzia France Presse al fine di istituire un meccanismo di verifica dei fatti, e diversi organi politici hanno fatto pressione sull'azienda di Mark Zuckerberg affinché intervenga per evitare che dei contenuti ritenuti indesiderabili possano intervenire a perturbare lo svolgimento delle elezioni che nel 2019 sono previste a più latitudini.

Un nuovo modello di affari
Campbell Brown, vice presidente responsabile per Facebbok del partneriato con i media, ha dichiarato, secondo quanto è stato riportato da France Press, di «voler continuare a lottare contro le "Fake News", e contro la disinformazione e le informazioni di scarsa qualità». Volendo fare bella figura, gli strateghi di Facebook ritengono che si debba «avere l'opportunità e la responsabilità di aiutare i media locali a crescere e ad avere successo»,  questo sempre secondo la signora Brown. Tutto ciò va bene, ma alcuni analisti si interrogano a proposito di questi investimenti di 300 milioni di dollari, che da soli corrispondono al budget di sfruttamento annuale di un grande media nazionale americano. Facebook sarebbe sul punto di testare un nuovo modello di attività commerciale che consisterebbe nel far migrare sulla propria piattaforma una parte sostanziale di piccoli media emergenti.

- Patrice-Hans Perrier - Pubblicato il 17 gennaio 2019 su CARNETS D'UN PROMENEUR -

fonte: Carnets d’un Promeneur

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