sabato 19 gennaio 2019

Attenzione!

Ho paura
- di Floréal -

Ho appena aggiunto due serrature alla mia porta. Non esco più di casa. Ho fatto sapere agli amici che desiderano farmi visita, una parola d'ordine, indispensabile a chiunque intenda varcare la soglia della mia tana. Li ho anche fortemente sconsigliati dall'avvicinarsi, se non vogliono passare dei guai. Ho paura per loro. Ho paura per me stesso.
Fedele ad una certa tradizione polemico-satirica, che fa dell'ironia un'arma necessario di fronte all'eccesso di stupidità, e agli eccessi della militanza fanatica, mi sono lasciato andare ad intervenire, senza riflettere, sui social forum; sono arrivato perfino a prendere le distanze dai Gilet gialli e da alcuni di quelli che sono il loro aspetti più nauseabondi: l'ottusa stupidità omofoba e sessista, l'antisemitismo e la xenofobia, la predilezione per il tricolore nazionale e per l'infuocata Marsigliese. In breve, malgrado le affermazioni orali e scritte che trasudano speranze rivoluzionarie, da parte di alcuni compagni, che convocano immediatamente il 1789 e Barcellona 1936, ritengo possibile, e perfino opportuno, affermare che questo movimento sia «non del tutto di mio gradimento».
Nel tepore del mio benessere, necessariamente piccolo-borghese, avevo dimenticato che questo genere di eventi porta inevitabilmente con sé il suo pacchetto di Fouquier-Tinville e di futuri commissari politici.
Il sito « Paris-luttes.info » , per fortuna è riuscito ad avvisarmi in tempo, e a mettermi in guardia pubblicando un post dal titolo « Quand le vent tournera », ripreso a sua volta da una pagina Facebook pro Gilet gialli che ha scelto opportunamente il nome di « Cerveaux non disponibles ».  In questo testo c'è un messaggio rivolto in maniera particolare a quelli che non sono Gilet gialli al 100%. Vi trascrivo il testo, il tempo di fare le valigie:

« Ma il vento girerà. E quando le ceneri della lotta voleranno via per lasciare intravvedere il sole, noi non rimarremo con le labbra serrate e le braccia conserte ad accontentarci di questo nuovo orizzonte. No, saremo (sic) abbastanza lucidi da guardare dietro di noi e non dimenticare i corpi martoriati che disseminati riempiranno (re-sic) la strada percorsa. E chiederemo conto. Domanderemo giustizia. I colpevoli verranno giudicati.
Ma ci ricorderemo anche dei complici di questa tragedia, di quelli che, per la loro posizione sociale, per il loro status pubblico o per la loro influenza politica, avrebbero potuto ed avrebbero dovuto indignarsi ed insorgere contro la politica anti-sociale ed anti-democratica messa in atto dall'attuale potere. Non prendere posizione è diventato ormai un sostegno alle derive autoritarie del potere. Che le associazioni, i sindacati, le ONG, i collettivi, gli artisti, i giornalisti, i filosofi, i professori. gli avvocati e gli altri cittadini si prendano le loro responsabilità. Voi, che non avete compreso l'essenza del movimento, o che non ne avete accettato la legittimità ideologica, non siete esentati dal dire la verità sulla deriva autoritaria ed anti-democratica del potere. Negarlo o nasconderlo, con il pretesto che il movimento non è del tutto di vostro gradimento, vi renderà definitivamente complici, fino alla vittoria del movimento. E perfino dopo.
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- Floréal - Pubblicato il 18 gennaio 2019 su Le blog de Floréal -

fonte: Le blog de Floréal

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