domenica 13 gennaio 2019

La nuova crisi è quella vecchia!"

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È iniziata una nuova crisi economica?
- di Robert Bibeau - 9.1.2019 -

Apple dà il segnale dello sbandamento
Onore secondo il merito - la società Apple (1 000 miliardi di patrimonio U $ D) ha ridotto le sue previsioni di profitto a causa del consumo di rallentamento in Cina (2018). Immediatamente Wall Street è caduta a seguito delle cattive notizie del mercato azionario: “L'indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong ha perso il 2,02%, ossia 531.66 punti per finire a 25,840.34 punti. Nella Cina continentale, lo Shanghai Composite Reference Index è sceso del 2,13%, ovvero di 57,66 punti, a 2,645,85 punti”.
Quello di  Shenzhen avrà perso il 2,72%, ovvero 38,51 punti, a 1.378,92 punti. Stessa cosa nella borsa di Hong Kong. (1) L'anno 2019 sarà peggiore del 2018, come prova, il sito Zero Hedge riporta che: "I mercati azionari statunitensi non sono mai scesi così tanto a dicembre dalla Grande Depressione degli anni '30". Secondo un sondaggio di un'università americana, quasi la metà dei consulenti finanziari pensa che l'America sarà in  recessione in un anno. Tutte le banche sono maltrattate a Wall Street e dal lato dei fondi di investimento speculativi “hedge funds” è il massacro”. (2) È semplicemente una nuova equazione del mercato azionario o l'espressione di una crisi sistemica in fermentazione? (3)
 
Il prezzo del petrolio e del rame è crollato
Esistono molti più fondi (capitale di fiducia) disponibili che i mercati non possono assorbire a seguito dell'emissione per anni di valute fittizie da parte delle banche centrali e delle banche private. Nel 2018 si è osservato che i prezzi del petrolio e del rame sono diminuiti a causa del calo della domanda e del calo dell'attività manifatturiera nell'area dell'euro, che è in calo da cinque mesi. In Europa, solo tre grandi società hanno chiuso l'anno migliorando i loro risultati finanziari ad un tasso considerato normale. Negli Stati Uniti, il capitale speculativo non compra più debito emesso dalle società ed è riluttante ad acquistare buoni del Tesoro USA in costante deprezzamento.
 
Indice generale degli acquisti nell'area dell'euro
In Europa, le luci rosse sono accese: l'attività portuale in Portogallo crolla; l'indice generale di fabbricazione (PMI) per tutte le produzioni europee - che riflette sia la produzione che i nuovi ordini - si attesta a 51.4 punti, il minimo da febbraio 2016. (4) C'è stagnazione, senza speranza di remissione poiché la classica "uscita" da una tale crisi è la stampa a  profusione di valute di credito per riattivare il consumo mentre cercano nuovi mercati ... che non esistono. E dal momento che questi nuovi mercati non esistono, c’è solo una alternativa ai capitalisti per globalizzare – farsi la guerra commerciale per conquistare i mercati dei loro concorrenti - segnale di guerra commerciale che Donald Trump ha dato non appena è entrato in carica, come noi l’abbiamo annunciato nel 2017. (5)
 
La tragedia delle abitazioni
In Spagna, le vendite natalizie sono state disastrose, anche per i produttori di giocattoli e Zara-Inditex. I "buoni numeri" dell’occupazione sono basati sulla costruzione, ma il nuovo boom immobiliare, con prezzi record dal 2007, sembra aver trovato un tetto che va come segue: affittare, sopra i prezzi di mercato prima della crisi degli affitti, i salari sono ampiamente passati. Con un Euribor in numero record, non sembra che l'acquisto di abitazioni possa compensare la perdita di affitti per il settore immobiliare. Ciò che attende il proletariato spagnolo sono milioni di famiglie che spendono i loro magri risparmi per pagare i loro mutui prima di essere cacciati. (6)
 
Il baratro dell'iperinflazione
La tentazione di rilanciare la diffusione del credito sarà grande in queste circostanze. Se fosse riavviata la  creazione di denaro contraffatto, la BCE farebbe solo provocare la perdita di fiducia nell'euro e l' iperinflazione. Si teme che in caso di esplosione della zona euro, l'iperinflazione appaia in tutti i paesi europei, allo stesso tempo che la reintroduzione e la svalutazione delle monete nazionali. (7)
 
Il futuro delle due classi in guerra per la loro sopravvivenza
La borghesia ha una lunga tradizione di negare la crisi e di lanciarsi in dibattiti sulla crisi, il crollo, la recessione e la ripresa "imminente" (sic). Basta controllare i dati della Banca Mondiale per scoprire che il sistema capitalista non è fuori dalla crisi del 2008, l'accumulo è ancora bloccato nella stessa trappola: l’impossibilità di vendere la produzione, la mancanza di investimenti redditizi per valorizzare il capitale produttivo, i tassi di profitto in calo, il rifugio verso investimenti speculativi chimerici. Ognuno dei capitali nazionali in competizione ha solo due possibili "soluzioni":
1) aumentare lo sfruttamento del lavoro salariato – diventiamo precari e ci impoveriamo -
2) avere accesso ai mercati e alle opportunità di investimento guerreggiando contro i suoi concorrenti, cioè, precipitarsi in una guerra generalizzata, prima commerciale, poi militare.
Per il proletariato c'è solo una via d'uscita, affrontare i dettami dei bisogni del capitale a fronte dei bisogni umani del proletariato e, resistendo, affermare la necessità di un mondo da "decapitalizzare" senza proprietà né privata – né statale dei mezzi di produzione, di scambio e di comunicazione.


NOTE
 
     1. http://www.les7duquebec.com/actualites-des-7/chute-dapple-a-wall-street-effet-boule-de-neige-en-chine/
     2. http://www.les7duquebec.com/actualites-des-7/krach-boursier-demain-sinon-apres-demain/
     3. http://www.les7duquebec.com/actualites-des-7/une-nouvelle-crise-a-t-elle-commence/
     4. Ricordiamo che l'indice 50 indica che è installata la stagnazione http://www.les7duquebec.com/actualites-des-7/une-new-crise-at-elle-commence/
     5. Le mascherate elettorali negli Stati Uniti (2017) L'Harmattan. Parigi. http://www.les7duquebec.com/7-au-front/la-democratie-aux-etats-unis-les-mascarades-electorales/
     6. http://www.les7duquebec.com/actualites-des-7/une-nouvelle-crise-a-t-elle-commence/
     7. http://www.les7duquebec.com/actualites-des-7/krach-boursier-demain-sinon-apres-demain/


Robert Bibeau


Robert Bibeau è un giornalista, specialista in economia politica marxista e attivista proletario da 40 anni.
Traduzione di Claudio Buttinelli.  Roma
Bibeau.robert@videotron.ca<mailto:Bibeau.robert@videotron.ca>
Éditeur du webmagazine  http://www.les7duquebec.com

fonte: Les 7 du Québec

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