mercoledì 20 marzo 2013

per piccino che tu sia …

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A fronte di questo tripudio generale per l'elezione dell'ennesimo Papa, il 265simo di una serie ininterrotta (anche se spesso traballante) è forse il caso di dare un'occhiata all'insieme di questa struttura che ammorba il mondo da quasi due millenni.

Sotto l'aspetto del diritto internazionale, la cosiddetta Santa Sede è considerata un'entità sovrana, e come tale mantiene relazioni diplomatiche con la maggior parte dei paesi, è membro di vari organismi internazionali ed ha un osservatore permanente all'Assemblea delle Nazioni Unite. Ma la Santa Sede non va confusa con Città del Vaticano, indipendente solo a far tempo dai Patti Lateranensi stipulati nel 1929. Si tratta di due entità distinte, con distinti passaporti e con due diverse lingue ufficiali: il latino per la Santa Sede, l'italiano per Città del Vaticano.
Senza l'indipendenza della Città del Vaticano, la sovranità della Santa Sede potrebbe essere paragonata a quella dei Cavalieri di Malta (con sede a palazzo Malta, a Roma, gode di uno stato di extra-territorialità, come un'ambasciata; esercita alcune funzioni di stato sovrano, come battere moneta, francobolli, passaporti, targhe automobilistiche - anche se esistono solo 3 persone ad avere un passaporto dell'Ordine Sovrano dei Cavalieri di Malta): con un sacco di ambasciatori sparsi in tutto il mondo, l'Ordine è considerato sovrano, ma mancando di un territorio a sé stante, tale sovranità rimane dubbia.
Quindi, vien da dire, Città del Vaticano non è quello che si pensa che sia. Non è l'interfaccia diplomatica fra la Chiesa cattolica ed il resto del mondo; tale ruolo è svolto dalla Santa Sede. Piuttosto, Città del Vaticano è la testa di ponte che assicura al papato la sua tranquillità, uno scudo territoriale e non l'essenza della sua sovranità. Né il Vaticano è dove si pensa che sia. I suoi confini sono eccessivamente confusi, a fronte di un paese talmente piccolo; un quadrato di 440 metri per lato, se pensiamo solo all'enclave romana.

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Ma dove sono i confini che dividono Città del Vaticano e l'Italia? Con al centro il colle Vaticano, il confine di stato con l'Italia è lungo circa 3,2 chilometri. A sud e ad ovest, seguono la linea delle mura leonine (le mura leonine delimitavano la città leonina, ed entrambe prendevano il nome da papa Leone IV; nel 1870 il governo italiano aveva offerto al papato l'intera città leonina: Città del Vaticano, oggi, comprende solo una parte di essa), la rotondità di Piazza San Pietro, a est, e a nord la forma di freccia di Via di Porta Angelica. Non mancano le "zone grigie", secondo alcuni delle vere e proprie contro-enclavi. Come non mancano, al contrario, le zone extraterritoriali, come quella a sud, dove non si applicano le leggi dello stato italiano, pur essendo ufficialmente italiana.
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La pianta, sopra, mostra chiaramente, segnata in blu, la zona extraterritoriale. E' divertente notare il piccolo tratto rosso, a destra di piazza San Pietro. Una piccola striscia larga 3 metri e lunga 60. L'Italia sostiene che i Patti Lateranensi stabiliscono che questo sia territorio italiano, il Vaticano lo contesta. Ma il contenzioso non si limita al colonnato del Bernini, né ai limiti esterni come sono rappresentati nelle mappe. Sparse per tutta Roma ci sono dozzine di chiese e di altri edifici di particolare importanza  cui è stato concesso lo status extraterritoriale, dai Patti Lateranensi, pur senza essere parte dell'indipendente Città del Vaticano.

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Questa mappa, pubblicata nel 1931, mostra le aree extra-territoriali. L'articolo che l'accompagna spiega:
"Un'altra caratteristica interessante dello Stato Vaticano è data dal numero e dall'estensione di aeree che si trovano al di là dei suoi confini, in territorio italiano, sulle quali gode di diritti extraterritoriali, e su cui esercita perciò un'autorità molto grande, quasi suprema. L'Italia ha accettato di esentare tali aree dalle tasse e dall'obbedienza alle leggi di espropriazione per utilità pubblica: l'autorità papale è garantita da un servizio di polizia interno. ( ... ) Tali aree coprono una superficie di circa 170 acri (ndr: raddoppiando così la superficie della Città del Vaticano). La maggior parte di essa è formata dal Palazzo dei Papi, da Villa e Palazzetto Cybo, da Villa Barberini a Castelgandolfo - un gruppo di proprietà che era già stato riconosciuto come residenza estiva del Papa nel 1870. La seconda area consiste in Villa Gabrielli e dintorni, sul Gianicolo, il cui ingresso è vicino a Città del Vaticano, poi, tra questa ed il Vaticano c'è un'altra piccola area con il Palazzo del Sant'Uffizio. "Le altre aree consistono quasi tutte in chiese e palazzi che per lungo tempo sono stati sede degli uffici centrali della Santa Sede.":

Basilica di San Giovanni in Laterano; Palazzo del Laterano; Basilica di Santa Maria Maggiore; Basilica di San Paolo fuori le mura; Palazzo San Callisto; Palazzo di Propaganda Fide; Palazzo della Cancelleria; Palazzo del Sant'Uffizio; Palazzo dei Convertendi; Santa Maria di Galeria; Palazzo del Vicariato; Vari edifici sul colle del Gianicolo; Pontificio Seminario Romano Minore; Basilica di Santa Maria in Trastevere.

 

fonte: http://bigthink.com/blogs/strange-maps

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