venerdì 15 marzo 2013

la fabbrica del nazismo

ford

Henry Ford, il fondatore della Ford Motor Company, che introdusse nella sua fabbrica di automobili, nel Michigan, la catena di montaggio, dando inizio a quel modo di produzione denominato "fordismo" che cambierà, dal 1913, mediante l'introduzione della catena di montaggio ed il lavoro in serie, l'organizzazione del lavoro a livello mondiale, era anche un antisemita convinto. Talmente convinto da sostenere Hitler ed il nazismo.
L'antisemitismo di Ford non si limitava ad una semplice postura ideologica, ma arrivò a creare delle pubblicazioni per far conoscere e rendere pubbliche le sue idee, mettendo in atto della vera e propria propaganda. Pubblicò, ad esempio, "I protocolli dei Savi di Sion" e, di suo, un trattato in quattro volumi intitolato "L'ebreo Internazionale, il più grande problema mondiale". Pubblicava, inoltre, un periodico della stessa tendenza ideologica che era letto da centinaia di migliaia di lettori.

ford2Per quanto riguarda i rapporti con Hitler, Henry Ford è l'unico statunitense citato nel "Mein Kampf" di Hitler, il cui testo attinge in parte alle idee provenienti dalle pubblicazioni di Ford. E Ford, a sua volta, appoggiava Hitler fornendogli, per mezzo del rappresentante della Ford in Europa, cospicue donazioni di denaro. Gli aiuti economici non cessarono nemmeno quando Hitler andò al potere; Ford continuò ad inviare, ogni anno, per il compleanno del Führer, cinquantamila marchi del Reich, come regalo. E nel 1938 ricevette la Gran Croce dell'Aquila, la più alta onorificenza che la Germania nazista poteva concedere ad uno straniero.

fonte: http://curistoria.blogspot.it

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