venerdì 15 novembre 2024

Il Cavallo di Troia kafkiano...

«Ma se fosse una macchina da guerra? Ogni opera che possiede una nuova forma agisce come una macchina da guerra, perché la sua progettazione e il suo scopo risiedono nella capacità di demolire le vecchie forme, regole e convenzioni. Al momento della sua produzione, ogni opera letteraria importante è un Cavallo di Troia. Essa viene sempre realizzata in territorio ostile, dove appare strano, inassimilabile, senza forma. Più tardi, la sua forma (la sua polisemia) e la bellezza di quelle forme lo trascineranno a farsi adottare, e poi, anche se lentamente, funzionerà, come una mina. Indebolirà e farà esplodere il terreno su cui era stato impiantato. Le vecchie forme letterarie, a cui tutti erano abituati, appariranno col tempo obsolete, inefficienti, incapaci di operare trasformazioni.»

- Monique Wittig (nella foto) - da "Il pensiero straight e altri saggi". Edizioni Collettivo della Laguna -

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