«Ma se fosse una macchina da guerra? Ogni opera che possiede una nuova forma agisce come una macchina da guerra, perché la sua progettazione e il suo scopo risiedono nella capacità di demolire le vecchie forme, regole e convenzioni. Al momento della sua produzione, ogni opera letteraria importante è un Cavallo di Troia. Essa viene sempre realizzata in territorio ostile, dove appare strano, inassimilabile, senza forma. Più tardi, la sua forma (la sua polisemia) e la bellezza di quelle forme lo trascineranno a farsi adottare, e poi, anche se lentamente, funzionerà, come una mina. Indebolirà e farà esplodere il terreno su cui era stato impiantato. Le vecchie forme letterarie, a cui tutti erano abituati, appariranno col tempo obsolete, inefficienti, incapaci di operare trasformazioni.»
- Monique Wittig (nella foto) - da "Il pensiero straight e altri saggi". Edizioni Collettivo della Laguna -
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