Alle origini del Movimento Operaio Siracusano
A Siracusa in via Gaetano Fuggetta,la seconda traversa percorrendo la via Cuma che svolta per Piazza Santa Lucia, si può trovare ancora questa insegna che serve a ricordarci quello che, tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900, fu il principale Circolo Operaio di Mutuo Soccorso cittadino . Composti soprattutto da Calzolai, Sarti ed Ebanisti siracusani, i circoli Operai erano associazioni che servirono a dare i primi servizi sociali ai propri affiliati, aiutando in tal modo chi era rimasto senza lavoro, così come le vedove degli affiliati, e i loro figli, nell'istruzione scolastica. La prima Societá Operaia sorse a Siracusa nel 1862, sulle ali un corteo che, partito dal Palazzo della Cittá, portò questi Artigiani fino alla chiesa di San Giuseppe, dove Don Emilio Bufardeci (l'unico, a Siracusa, ad aver votato "no" nel Plebiscito per l'Unitá d'Italia...) espose quali fossero i vari compiti di “educazione morale e intellettuale degli Operai" che venivano affidati a questi Circoli. A Siracusa, nel giro di un decennio ne sorgeranno all'incirca una decina, a partire dal Circolo Operaio Archimede, il quale ben presto diverrà il più importante tra di essi, dando avvio, con la propria iniziativa, all’occupazione del Palazzo della Città, il 10/3/1893, contro la tassa sugli esercizi e le rivendite, nel quadro del movimento dei Fasci dei Lavoratori di Siracusa. Nel corso di quelle manifestazioni, si ritroveranno coloro che poi saranno i principali "padri" del socialismo siracusano; come Leone Luigi Cuella , che fará sorgere il quartiere della Borgata di Santa Lucia - grazie alla concessione di parte delle proprie terre, al fine di costruire case per i contadini - e che fonderà il primo circolo socialista in via Cavour nel 1904 ; e come Aurelio Favara, il quale - dal 1907 -pubblicherà, sul suo giornale "L'Umanità, gli scritti di Marx, facendo così conoscere anche ai siracusani il celebre materialista. I Proletari Siracusani, ovvero i Braccianti, i Pescatori e i Manovali, di fatto rimarranno però esclusi da queste Società, rette E e gestite da quegli avvocati e medici, i quali prendevano parte per i due partiti governativi che erano in auge nella città post unitaria. Tuttavia, quelle società ebbero il merito di far scoccare la scintilla che anche a Siracusa avvierà quel motore del progresso sociale che in Europa era in pieno movimento, e che si era già avviato anche in Italia.
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