«Ho qualcosa laggiù dentro che mi riporta all’infanzia – è la luce dello stallo del tempo nel dopo-pranzo in quel momento in cui gli orologi ticchettano e i cuori tacciono, e i padri se ne vanno per tornare al lavoro, e le madri stanno al lavello del cucina a riflettere su qualcosa che non ti diranno mai. Tu ricordi troppo, mi ha detto di recente mia madre: "Perché tenersi tutto dentro?" E io: "E dove mai potrei metterlo?". È passata a una domanda sugli aeroporti».
- Anne Carson - da "Whacher"***
*** NOTA: Una lezione autografa di Emily Brontë, di solito emendata in “whether”, qui recuperata come equivalente di “watcher”, usato prima come sostantivo, e poi anche come verbo, to whach (per to watch, “guardare, osservare”).
Nessun commento:
Posta un commento