Un gigantesco debito di 21 mila miliardi di dollari americani, e di spese governative esuberanti, stanno trascinando gli Stati Uniti verso una travolgente crisi di bilancio. Il Congresso ha avvertito che la soluzione al problema dev'essere trovata in meno di 10 anni, e ha riconosciuto che non sarà possibile riuscire ad ottenere l'ottimizzazione della spesa in un periodo così limitato.
Il pericolo principale risiede nel fatto che la quota maggiore attiene al debito del governo federale. Lo Stato si fa fare nuovi prestiti per poter pagare quelli vecchi. Il debito continua a crescere e la valuta statunitense diventa sempre meno attraente per gli investitori.
In un'intervista a Fox News, Andy Biggs, congressista repubblicano, ha sottolineato come le spese di bilancio siano sproporzionatamente alte. E ha ricordato che gli stanziamenti di bilancio non devono superare i 700 miliardi di dollari americani, ma nel 2018 avevano già raggiunto i 13 mila miliardi.
«Si potrà svalutare il denaro, decretare il fallimento oppure tentare di aumentare le imposte e uccidere l'economia. Da qui a otto anni, sono queste le nostre prospettive.», ha dichiarato il congressista.
Perché negli Stati Uniti esiste un simile deficit? Un brusco aumento delle spese, è avvenuto dopo gli attacchi dell'11 settembre del 2011, quando Washington ha dichiarato guerra al terrorismo. Dal 2003 al 2011, il deficit è raddoppiato: da 437,4 miliardi a 855,1 miliardi di dollari. Lo Stato sostiene enormi spese militari, che ammontano a circa a 900 miliardi di dollari l'anno.
A titolo di paragone, al secondo posto c'è la sanità e la sicurezza sociale, con solo 69,5 miliardi di dollari.
Infine, l'attuale riforma fiscale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha peggiorato ulteriormente la situazione, rendendo più facile la vita per le aziende, ma facendo diminuire le entrate.
Per quest'anno si prevede che il debito pubblico degli USA - il debito nazionale, escludendo le obbligazioni dei titoli di Stato - raggiungerà il 78% del PIL. E di qui a dieci anni, secondo quelli che sono i calcoli del Congressional Budget Office, questa percentuale arriverà al 105% - il livello più alto mai raggiunto, dalla seconda guerra mondiale.
«Il deficit espresso in migliaia di miliardi di dollari è impressionante, soprattutto se considerato in assenza di una recessione, o di una crisi finanziaria, e costringe il paese a spendere molto più di quanto guadagna», commentano gli analisti della CNN Money.
Gli esperti suggeriscono che questo scenario proseguirà, e che la colpa è delle azioni svolte dai congressisti negli anni precedenti. Si conclude che, nel 2011, il Congresso ha fallito nel negoziare la riduzione del deficit di bilancio.
Di conseguenza, il piano proposto da un comitato legislativo speciale, e la prevista riduzione del deficit di bilancio ad almeno 15 mila miliardi nei prossimi dieci anni continua a rimanere sulla carta.
«Un altro degli aspetti, è che ora per poter uscire da questa traiettoria si richiedono decisioni assai difficili: aumentare le tasse e tagliare le spese, soprattutto per quanto riguarda la sfera sociale. È assai poco probabile che i legislatori concordino su questo, dal momento che simili misure di austerità porterebbero a gravi perdite politiche», osservano i media locali.
Il deficit di bilancio non significa necessariamente una crisi. A livello moderato, al contrario, contribuisce alla crescita economica, in quanto "investe" più denaro nelle imprese e nelle famiglie. L'aumento delle spese dei consumatori stimola l'economia. Tenendo conto di questo, gli altri paesi prestano capitale volontariamente al governo degli Stati Uniti, dal momento che Washington paga sempre i suoi debiti.
I timori sorgono quando il debito si avvicina al 100% del PIL. Questo diventa motivo di preoccupazione - non si può arrivare ad avere una situazione nella quale il paese non sarebbe in grado di pagare i propri debiti.
E ora questi rischi stanno aumentando. Nel 2017, il debito nazionale degli Stati Uniti ha raggiunto il 108% del PIL, e nel 2013 il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima che ci sarà un aumento che lo porterà al 117%.
A sua volta, il debito pubblico della Russia è tra i più bassi del mondo - adesso è pari a 525 miliardi di dollari americani, ovvero equivale al 18,7% del suo PIL. Secondo i calcoli del FMI, nel 2023 questo valore raggiungerà il 20,4% del PIL - un onere del tutto modesto. Inoltre, la Russia ha ridotto quasi a zero il deficit di bilancio. Nell'anno trascorso, le spese hanno ecceduto le entrate dell'1,5% del PIL. Quest'anno si aspettano un surplus.
fonte: Sputnik
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