La distruzione degli archivi Lukács a Budapest
Il 24 maggio 2018, l'ultimo ricercatore associato presso gli Archivi Georg Lukács dell'Accademia Ungherese di Scienze è stato cacciato dagli archivi dopo 28 anni di lavoro. Malgrado la protesta locale ed internazionale, l'Accademia, insieme alla sua libreria, ha chiuso gli archivi del filosofo ungherese di fama mondiale, archivi che esistevano dal 1972. Le serrature delle porte sono state cambiate, e gli archivi, in quanto sede che attraeva interessi e ricercatori internazionali hanno effettivamente cessato di esistere.
La Lukács Archives International Foundation (LANA) continua a lottare per poter riuscire a preservare l'eredità del filosofo. Ci sono stati studiosi provenienti da tutte le parti del mando, che hanno avuto l'opportunità di lavorare con quegli archivi, per il futuro dei quali è essenziale l'accesso al loro patrimonio, solidali con il LANA, che stanno invitando l'Accademia Ungherese delle Scienze e la sua Libreria a tornare su questa decisione.
Si prega di condividere questa lettera di protesta con il maggior numero possibile di organizzazioni e/o individui. Gli archivi sono minacciati di chiusura totale, e questa è probabilmente l'ultima opportunità di agire.
Chi volesse aggiungere il proprio nome alla lettera, è pregato di inviare una e-mail a muvesz.felelos.szolidaris [?at?] gmail.com. L'elenco dei firmatari viene aggiornato continuamente.
Il numero di Maggio della rivista e-flux riporta un testo di Georg Lukács, tratto dall'Archivio, su Andrei Platonov, recentemente tradotto in inglese da Robert Bird: "Emmanuil Levin".
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