martedì 23 aprile 2013

Tutto compreso

turismo

Nel corso della guerra civile spagnola, man mano che l'esercito franchista andava guadagnando terreno, vennero organizzate una serie di escursioni turistiche nei principali campi di battaglia e nei punti chiave della guerra, una volta che cadevano sotto il controllo del bando nazionale. Un decreto del maggio 1938, permetteva al Servizio Nazionale del Turismo di stabilire un circuito per i tour, denominato "Ruta de Guerra del Norte". L'obiettivo era duplice, procurare denaro, da una parte, sotto forma di valuta, considerato anche che la maggior parte dei "turisti" erano stranieri, e svolgere un lavoro di propaganda, dall'altra. Il progetto si mise in moto nel mese di luglio. Da Irun a Oviedo, andata e ritorno, passando per San Sebastiano, Bilbao, Santander e Gijón. C'era anche un secondo percorso, orientato verso il Portogallo, che partiva da Tuy e arrivava a Santiago de Compostela e, poi, da lì a Santander.
I tour venivano effettuati a bordo di autobus del Servizio Nazionale del Turismo che, naturalmente, avevano al seguito delle guide che parlavano i diversi idiomi dei turisti. Non erano fatti del tutto di battaglie e guerra, dal momento che era stato considerato che la propaganda sarebbe stata più efficace se, all'aspetto bellico, si fosse accompagnata un'azione "culturale"; ad esempio, una serie di visite delle cattedrali. L'iniziativa andò avanti per diversi mesi e, una volta che anche il sud della Spagna cominciò a diventare territorio franchista, venne stabilita anche una "Ruta de Guerra del Sur".
Questi percorsi turistici, che continuarono ad essere proposti alternativamente, andarono avanti e vennero abbandonati vari anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1945. Sembra che siano passati, attraverso tali percorsi, circa 20 mila viaggiatori, con un incasso complessivo di circa otto milioni di pesetas.

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