lunedì 15 aprile 2013

attualità

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“... studiare i problemi dell'insurrezione così come si studia l'economia politica, la scienza delle finanze o la politica estera. L'insurrezione, alla quale i nostri sforzi sono obbligati a tendere, sarà il risultato della preparazione e della capacità di molti. La realtà delle insurrezioni che in questo studio vengono ricordate è che, quando si presenta l'ora favorevole all'azione per la presa violenta del potere politico, non si ha il tempo di mettersi a studiare la teoria o la tecnica. Ognuno, in ogni settore, è improvvisamente costretto a fare quello che può, per mettere in pratica quello che sa. Perciò, per poter fare qualcosa, bisognerebbe saperne molto e bene.
La situazione italiana non offre altre soluzioni: o il proletariato riesce a prendere il potere politico o noi non vedremo mai la fine del regime. E il proletariato italiano, oggi, all'infuori della violenza, non potrà disporre di altri mezzi per la conquista del potere. Quanti pensano, creando combinazioni di stile parlamentare, di accelerare il processo di dissolvimento del fascismo, involontariamente non fanno che prolungarlo.
Contro il fascismo italiano non v'è, in prima linea, che una classe: il proletariato; che una tattica: la rivoluzionaria.”

desklussu

 

Emilio Lussu - Teoria dell'Insurrezione -

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