Indio: il Chilometro Zero di Cesare Battisti
Cananéia, nel sud del Brasile. È qui che, serpeggiando tra le isole ricoperte di mangrovie, la laguna contende il suo territorio all'Oceano Atlantico. È qui, lontano dalla frenesia della capitale, che i pescatori cercano di sopravvivere. E è qui che, a volte, si muore. Come è successo a Indio Pessoa, trovato annegato al largo, nella baia. Quest'uomo, era appena arrivato da São Paulo, con le sue valigie. Nella sua stanza d'albergo, sono state ritrovate delle misteriose note su un certo Bacharel, il fondatore di questa che era stata la prima città del Brasile, e che la storia ufficiale sembra avere cancellato... Che cosa era venuto a cercare qui Indio? È questo, ciò che uno dei suoi amici cercherà di scoprire, e sarà ben presto superato dagli eventi, rendendosi conto che il soprannome di Cananéia - «Chilometro Zero» - non è affatto usurpato. Romanzo noir e d'avventura, "Indio" è una radiosa dichiarazione d'amore alla libertà; un storia appassionate sulla riconquista di un ricordo rubato.
(dal risvolto di copertina di: "Indio", di Cesare Battisti. Seuil. Cadre noir. Pubblicazione 28/5/2020 )
Non torneremo qui sui 37 anni della fuga di Cesare Battisti, sulle ignominiose condizioni di quello che è stato il suo sequestro extra-giudiziale in Bolivia, e neppure sul rinvio della pubblicazione del suo ultimo romanzo. Ora il libro è stato pubblicato, sarà nelle librerie il prossimo giovedì, e "Indio" dimostra ancora una volta che abbiamo a che fare con chi è anche un romanziere di grande talento: oggi, affermarlo, contro i suoi detrattori provenienti da ambiti diversi e contro i suoi persecutori statali e mediatici, assume un significato immediatamente politico.
Indio Pessoa è un personaggio misterioso che, lo stesso giorno in cui lo incontra a San Paulo, confida al suo narratore che intende percorrere quei 350 chilometri che lo separano da Cananéia, il chilometro zero delle strade brasiliane. Ed è in quella città costiera che si trova all'estremo sud del Brasile, un lungo isolotto, incastonato tra mangrovie e lagune, che Indio verrà trovato annegato. Incidente? Delitto? La sua scomparsa è forse legata alle ricerche che stava conducendo per dimostrare che il Brasile non sarebbe stato scoperto dai portoghesi, bensì da un pirata ottomano e da uno studioso ebreo, vale a dire, Barberousse e Cosme Fernandes? Oppure all'esistenza di un galeone carico d'oro affondato da quelle parti?
Tra realismo magico sudamericano e romanzo nero all'italiana (con un buon pizzico di gastronomia), tra romanzo storico e viaggio onirico, Battisti ci consegna un romanzo d'avventura che vuole «dare la parola al popolo indio, sempre perseguitato e massacrato nelle proprie terre. E raccontare così anche le ingiustizie inflitte alla generosa comunità di pescatori di Cananéia, che resiste contro la nera ondata di imprenditori senza scrupoli che vorrebbe cancellare da questo mondo qualsiasi umanità».
- Serge Quadruppani - Pubblicato su Lundimatin il 25/5/2020 -
Bonus: partecipare al libro di Cesare Battisti!
In esclusiva per i lettori di Lundimatin, un progetto che potrebbe rivelarsi molto stimolante: aiutare Cesare a scrivere il suo prossimo romanzo. Laddove si trova - alla fine gli è stato concesso di parlare, via Skype, con il figlio brasiliano, ma solo per un quarto d'ora a settimana: «perché soltanto un quarto d'ora», ha chiesto. «Perché sei tu!», gli è stato risposto - continua a non poter vedere nessuno, tranne i suoi guardiani e, sorprendentemente, non ha accesso a Internet. Tuttavia, adesso ha un progetto ambizioso che si muove sulle tracce di due suoi personaggi: Kahled, originario di Rojava, e Zahra, sudanese in fuga dall'Isis, in viaggio dal Nordest della Siria fino in Puglia, passando per il Libano, il Sudan, la Libia... Ragion per cui, Cesare ha bisogno di documentazione.
Ecco le sue richieste:
- Rojava: delle mappe, soprattutto della zona al confine con la Turchia, per poter collocare il villaggio dove è nato Khaled; informazioni sulla vita culturale, sull'abbigliamento, il cibo. Khaled è un animatore, e quello di cui ci sarebbe bisogno è un progetto culturale realizzato dai curdi. Immagini, foto di luoghi e di persone (montagne, pianure, fiumi, laghi); la cosa migliore sarebbero delle testimonianze di persone che hanno percorso queste strade; sa che esiste un percorso migratorio verso il Libano: esistono campi profughi? ci sono informazioni generali su questo? Ha bisogno anche di nomi e cognomi curdi, sia maschili che femminili.
- Libano: stessa cosa: mappe, abbigliamento, cibi, una città sulla costa con una mappa dettagliata, da dove ci si può imbarcare per l'Africa (ha letto qualcosa a riguardo); gli itinerari, i campi, fotografie, nomi e cognomi libanesi.
Sudan e Libia: lo stesso genere di informazioni, mappe, ecc. Ha bisogno di una città sudanese dove inserire i due personaggi principali, con un ospedale dove poter ambientare il parto di Zahra. Ha bisogno di una mappa di una città del genere insieme a delle informazioni sugli edifici pubblici. La cosa migliore sarebbe, come sempre, avere delle storie e delle testimonianze... Sa che in Sudan esiste una versione di Al Qaeda, e gli occorre sapere il suo nome ed alcuni dettagli. E anche i nomi propri delle persone. Per la Libia, ha già del materiale, ma gli mancano informazioni sulla milizia nazista «Alba Dorata» che massacra i migranti.
Mandate il materiale a Lundimatin, che lo inoltrerà.
fonte: Lundimatin
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