venerdì 18 novembre 2011

per scrivere

pennaAsfera

Penne a sfera e lavoro astratto: una poesia

La prima penna a sfera venne prodotta
dalla Reynolds International Pen Company nel 1945
Reynolds non inventò la penna a sfera
ne acquistò semplicemente il brevetto
il prezzo venne fissato fissato a 12 dollari e 50 centesimi
ma il costo di produzione era di appena 80 centesimi
la novità della penna prese piede in fretta
produzione e profitti crebbero rapidamente
arrivò la concorrenza con Eversharp e Scheffer
che lanciarono sul mercato penne a 15 dollari
ma ora Reynolds aveva sperimentato metodi di produzione di massa
e il costo di una penna era sceso a 60 centesimi
la relazione comoda di Reynolds con Schaeffer ed Eversharp
per non pestarsi i piedi a vicenda si concluse
quando la Ball-point Pen Company of Hollywood
commercializzò una penna a 9 dollari e 95
e David Kahn annunciò una penna 3 dollari
Reynolds rispose con una penna a sfera per 3 dollari e 85
anche se i costi di produzione erano ormai scesi a 30 centesimi
a Natale del 1946 c'erano 100 produttori
alcuni vendevano penne per due dollari e 98
a febbraio del 1947 si trovava una penna a 98 centesimi
e l'anno successivo se ne vide una a 39 centesimi
ora costava solo 10 centesimi produrle in serie
nel 1951 i prezzi erano scesi intorno ai 25c
e la penna a sfera aveva efficacemente
sostituito la stilografica nell'uso quotidiano

una penna a sfera è il prodotto di una divisione mondiale del lavoro
è il prodotto della grande produzione capitalistica
la plastica viene prodotta dall'etilene
usando carburante che proviene da una raffineria
il greggio potrebbe venire dal Mare del Nord
estratto da torri alte due volte la colonna traiana
o può venire dai Paesi del Golfo
o dal Messico
o dalla Nigeria
o dal Brunei
o da qualsiasi altro posto
non lo sappiamo
la punta di metallo
da dove viene, quella?
quanto tempo ci è voluto per estrarre il minerale?
per raffinare il metallo?
per dare forma alla punta?
è un'evidenza schiacciante
che noi non possiamo in alcun modo lavorare
- per tutto il tempo di lavoro che c'è dentro -
per produrre un oggetto talmente semplice
come una penna


Fonte: Dagli archivi di poesia di Rotten Elements:

1 commento:

Guido Baldoni ha detto...

Bella! Avendo recuperato la versione inglese, secondo me nell'ultima frase 'work' va associato con 'out': "non possiamo in alcun modo calcolare quanto tempo di lavoro c'è dentro". Il che rende la poesia un po' più prosastica e meno enigmatica, ammetto!