sabato 9 febbraio 2013

3 aggettivi

proust

« Ogni volta che riprendo in mano Proust, dapprima mi sento irritato, trovo che sia datato e non ho che un solo desiderio: gettar via il libro. Ma dopo un certo numero di pagine (saltando alcune scene), entra di nuovo in gioco il fascino, anche se solo a causa di questa o di quella trovata verbale, o di questa o di quella annotazione psicologica. Proust è assolutamente sulla linea dei moralisti francesi. Brulica di aforismi: se ne trovano ad ogni pagina, persino ad ogni frase; ma non sono altro che massime importate dentro un vortice. Perché il lettore lo possa scoprire, bisogna che si fermi e che non si lasci travolgere dalla frase ».
 
« Il sistema dei tre aggettivi in Proust, che hanno tutta l'aria di annullarsi e che, in realtà, si completano. Un esempio fra cento, fra mille. L'ironia di M. Charlus è così caratterizzata: "amara, dogmatica ed esasperata" ». 

Cioran - Cahiers 1957-1972 -

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