Quella riprodotta nella foto, è la "Graf Spee", una corazzata che faceva parte della Marina da Guerra tedesca, sotto Hitler. Negli anni compresi fra il 1936 e il 1938 effettuava servizio di controllo marino internazionale lungo le coste della Spagna, ai tempi della Guerra Civile. Nel Giugno del 1939, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, ebbe assegnata una nuova missione: doveva distruggere le navi che assicuravano l'approvvigionamento alle forze alleate. Per questo, fra settembre e dicembre, aveva già affondato nove navi inglesi. Arrivò nel porto di Montevideo il 14 dicembre e ne salpò il 17, non prima di aver sbarcato mille mebri dell'equipaggio . Ad aspettarla, c'era la flotta britannica. Il capitano Langsdorff, che comandava la nave, decise di colarsi a picco insieme alla corazzata.
E' il 29 marzo del 1940, quando, alla stazione di Santa Fe, Argentina, da un treno scende un paio di centinaia di tedeschi. Fra loro c'è Heinrich Theelen, marinaio ed un passato di calciatore nella divisione minore del Borussia Mönchengladbach. Non perde tempo, e subito va a tentare la fortuna, proponendosi come giocatore negli uffici dell'Union Santa Fe. Si fa chiamare Enrique, "spagnolizzando" il proprio nome. Debutta il 31 marzo in un'amichevole con il River Plate.
Il giornalista Nicolàs Lovaisa che ha ricostrutito tutta la storia, rileva che Theelen si è trovato ad affrontare, nella sua carriera, tre dei migliori giocatori della storia del calcio argentino: Carlos Peucelle, el Charro Moreno ed il Maestro Pedernera. Gerhard Lange, capo telegrafista del Graf Spee che vive ancora a Santa Fe, racconta che Theelen diceva di avere problemi a comunicare con i compagni in campo.
Il figlio di Theelen, che ancora vive in città, racconta: "Mio padre, dopo aver sposato mia madre, nel 1945, alla fine della guerra, volle tornare in Germania, a cercare la sua famiglia. Se ne andò alla fine di quell'anno, mia madre era incinta. Tornò e giocò ancora nella "Unión Progresista" della "Liga Esperancina". Finita la carriera, fece il riparatore. E' morto a Colonia, in Germania, nel 1973."
Fonte: Clarin
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