venerdì 7 novembre 2008

sindacati ieri, oggi e domani



Il primo Congresso Operaio Internazionale si riunì a Ginevra nel 1866. Marx scrisse, per tale congresso, su richiesta del Consiglio Generale, una proposta dettagliata sui sindacati.


Società Operaie (sindacati), il loro passato, il loro presente, il loro futuro.

a) IL PASSATO:
Il capitale è la forza sociale concentrata, mentre il lavoratore non dispone che dellla propria forza produttiva individuale. Quindi, il contratto tra capitale e lavoro non può mai essere stabilito su basi eque. L'unico potere sociale che hanno gli operai è il loro numero. La forza del numero è compensata dalla disunione. La disunione dei lavoratori è causata e perpetuata dalla inevitabile concorrenza tra di loro. I sindacati (associazioni di mestiere) sono nati originariamente da un processo spontaneo dei lavoratori in lotta contro il dispotico ordine del capitale, al fine di prevenire o almeno attenuare gli effetti di questa concorrenza fra i lavoratori: volevano cambiare i termini del contratto in modo che almeno potessero elevarsi al di sopra del semplice status di schiavi. L'obiettivo immediato dei sindacati è tuttavia limitato alla necessità delle lotte quotidiane fra il lavoro e il capitale, alla ricerca di opportunità contro il furto incessante da parte del capitale, in una parola a questioni di salario e orario di lavoro. Tale attività è non solo legittima, è anche necessaria . Essa non può essere revocata fino a quando durerà il sistema attuale : al contrario, i sindacati dovrebbero generalizzare la loro azione in accordo fra loro.
D'altro canto, i sindacati hanno formato al loro interno dei centri di organizzazione della classe operaia, così come i comuni e le municipalità nel Medio Evo avevano fatto per la classe borghese. Se i sindacati, nella loro sorgere, sono elementi essenziali per la guerra di schermaglie fra lavoro e capitale, sono ancora più importanti nella loro procedere, in quanto organismi di trasformazione del sistema di occupazione e di dittatura capitalista.

b) IL PRESENTE:
I sindacati si occupano troppo esclusivamente delle lotte immediate. Non hanno affatto compreso il loro potere d'azione contro il sistema capitalista stesso. Tuttavia, negli ultimi tempi, hanno cominciato a percepire la loro grande missione storica. Esempio, la seguente risoluzione recentemente approvata dalla Conferenza delegati provenienti da vari delegati dei sindacati di mestiere tenutasi a Sheffield:
"Questa conferenza, apprezzando gli sforzi compiuti dalla Associazione Internazionale dei Lavoratori per unire in un vincolo fraterno i lavoratori di tutti i paesi, raccomanda molto seriamente a tutte le società rappresentate di aderire a questa Associazione, nella convinzione che l'Associazione Internazionale costituisce un elemento necessario per il progresso e la prosperità di tutta la comunità operaia. "

c), IL FUTURO:
Al di là della loro immediata reazione contro le manovre tracotanti del capitale, essi devono ora agire consapevolmente come organizzatori della classe operaia per il grande obiettivo della sua emancipazione radicale. Essi devono contribuire ad aiutare tutte le forze sociali e politiche in questa direzione. Devono considerarsi, e devono muoversi, in qualità di campioni e di rappresentanti di tutta la classe operaia, così riusciranno a comprendere nel loro seno i "cani sciolti" (gli uomini che non fanno parte di associazioni), occupandosi delle industrie più miseramente retribuite, come il settore agricolo dove circostanze eccezionalmente sfavorevoli hanno impedito qualsiasi resistenza organizzata, essi faranno nascere nelle grandi masse di lavoratori la convinzione che invece di essere limitato agli obiettivi corporativi, il loro fine è quello di emancipare milioni di proletari continuamente calpestati.

Karl Marx

Nessun commento: