giovedì 31 gennaio 2013

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Alexandre Dumas, nella vita fece molte cose, come ci ha spiegato il dottor King Schultz in "Django Unchained"; fra le molte cose che fece, fra il 1860 ed il 1864 fu anche direttore di un giornale, L'Indipendente, con sede a Napoli. C'era stato messo da Garibaldi in persona. E, a quanto pare, su quel giornale uscì, pubblicato a puntate, un romanzo di cui sembrava si fossero perse le tracce; un libro cui solo qualche studioso dell'autore francese de "Il conte di Montecristo" aveva fatto qualche riferimento, citando una presunta lettera di Dumas. Tant'è che nessuno lo aveva più cercato quel libro.
Ora, invece, "L'Assassinio di rue Saint Roch" esce fuori - con tutti i suoi interrogativi - dall'archivio di una biblioteca napoletana, non so quanto polverosa, e viene pubblicato da Baldini e Castoldi Dalai. Scritto fra il 28 dicembre 1860 e l'8 dicembre 1861, il romanzo non può non farci delle domande ben precise, e su Dumas e su Edgar Allan Poe ed il suo "Delitto di Rue Morgue", da sempre considerato il capostipite di tutti i polizieschi.
L'ambientazione dei due romanzi è la stessa, come le stesse sono le vittime e la storia. Nel romanzo di Dumas padre, a visionare i cadaveri, viene chiamato il medico legale Paul Dupin, lo stesso medico legale che nel racconto di Poe si chiama Paul Dumas, e a condurre l'indagine è niente meno che lo stesso Poe; mentre nella storia scritta da Poe, Dupin è il cognome del detective. C'è di che insospettirsi! Solo che "I delitti della Rue Morgue" vengono pubblicati a Filadelfia nel 1841, vent'anni prima (!!!) del libro di Dumas. Del resto, lo stesso Dumas spiega, fin dalle prime pagine de "L'assassinio di rue Saint-Roch", che Poe era stato suo ospite a Parigi, nel 1832. Presentatogli da un altro scrittore americano, James Fenimore Cooper (l'autore de "L'ultimo dei Mohicani"), era stato ospite in Rue de l'Ouest, a Parigi, dove Dumas aveva ceduto due camere della sua casa a Poe. Proprio in quei giorni - a quanto pare - i due, sfogliando la "Gazzette des Tribunaux", erano venuti a conoscenza della terribile fine di madame L'Espanaye e di sua figlia Camilla, e si erano messi ad indagare sul delitto.
Ovviamente, l'unica prova sarebbe la "testimonianza" romanzesca di Dumas, scritta nel suo proprio libro, ma rimane assai probabile che proprio in quel periodo, fra il 1832 e il 1834, Poe abbia visitato l'Europa, magari arruolato nella marina mercantile, se non in quella di guerra, come Mellville. Inoltre. è da sottolineare come sia Poe che Dumas, e anche Fenimore Cooper, facessero parte di una setta massonica e rivoluzionaria americana, la "Society of the Cincinnati", che si prefiggeva come scopo quello di liberare le colonie americane, sia dall'Inghilterra che dalla Francia di Napoleone, e, più in generale, di provocare rivoluzioni repubblicane in tutt'Europa, cospirando per l'indipendenza di Grecia, Italia, Polonia e Turchia. Poi, a complicare ancora tutto questo mistero, esiste una lettera autografa, datata 1832, in cui Dumas parla dell'incontro con Poe.
Qui ci vorrebbe un detective!!!

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