sabato 12 gennaio 2013

fatti inquietanti

hungary_communist

Si era alla fine degli anni '50, sicuramente dopo la rivolta del 1956, quando arriva, da Budapest, la notizia di un "battesimo comunista". Ne riferisce Juan Rodolfo Wilcock, che ha rinvenuto la nota che ne parla sulle pagine di un giornale italiano di cui non si saprà mai il nome. Tutto quello che ne rimane sta dentro una voce del suo libro, "Fatti Inquietanti".
La scena avrebbe potuto svolgersi anche a Praga, anziché a Budapest, e poteva benissimo essere una storia raccontata da Bohumil Hrabal, oppure, in tono meno farsesco e assai più disperato, da Milan Kundera.
Wilcock inizia con la frase - "Su un giornale di Budapest è apparsa una strana notizia ..." e passa a raccontare la storia del battesimo di Mihály Czirjancis, figlio di un operaio, avvenuto nel corso di una cerimonia che "non sapremmo se definire religiosa". La segretaria della sezione locale del partito comunista, ha fatto da madrina, ed il rito si è svolto nel cortile della fabbrica. Il padre, insieme ai colleghi, "hanno cantato in coro diversi inni comunisti ungheresi".

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