giovedì 4 dicembre 2014

Al vostro posto non ci so stare

streeck

Credo valga la pena leggere - per chi mastica un po' di inglese - l'ultimo recente saggio di Wolfgang Streeck, “How will capitalism end?" (Come finirà il capitalismo?), pubblicato online sulla New Left Review. Nel saggio, il sociologo tedesco riprende ed amplia le analisi e le diagnosi formulate su "Tempo guadagnato", che avevano suscitato, fra le altre cose, una polemica con Habermas.
"Propongo di imparare a pensare che il capitalismo  è sul punto di finire, senza che ci si assuma la responsabilità di dover dare una risposta alla domanda che chiede cosa proponiamo di mettere al suo posto" - afferma Streeck. Per poi aggiungere che "oggi non c'è all'orizzonte alcuna formula politico-economica, di destra o di sinistra, che possa fornire alle società capitalistiche un nuovo coerente sistema di regolamentazione, o un regolamento". Anche perché, "il capitalismo disorganizzato sta disorganizzando non solo sé stesso, ma anche l'opposizione ad esso, privandola della capacità sia di sconfiggere il capitalismo che di salvarlo". E così, paradossalmente, "la sconfitta dell'opposizione, da parte del capitalismo, oggi appare essere stata come una sorta di vittoria di Pirro in quanto lo ha liberato da quei poteri compensativi i quali, seppure fossero qualche volta scomodi, nei fatti lo avevano sempre supportato." Insomma, il capitalismo si sta uccidendo a colpi di successo.

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