venerdì 10 maggio 2013

Inizi

strasburgo

“Gli imputati non hanno mai negato l’accusa di aver abusato dei fondi dell’unione studenti. Anzi, essi ammettono apertamente di aver fatto pagare 5000 franchi per la stampa e la distribuzione di 10.000 opuscoli, per tacere delle spese per altra pubblicistica ispirata a Internationale Situationniste. Queste pubblicazioni esprimono idee e aspirazioni che, per usare un’espressione eufemistica, non hanno nulla a che vedere coi compiti di un unione degli studenti. Basta infatti leggere queste pubblicazioni di cui gli accusati sono gli autori, per constatare che questi cinque studenti, appena usciti dall’adolescenza, senza alcuna esperienza, col cervello ingombro da teorie filosofiche, sociali, politiche ed economiche mal digerite, non sapendo come dissipare la loro squallida noia quotidiana, emettono la vana, arrogante e derisoria pretesa di esprimere giudizi definitivi e bassamente ingiuriosi sui loro colleghi, i loro docenti, Dio, le religioni, il clero, i governi e i sistemi politici del mondo intero. Poi respingendo ogni morale e ogni ostacolo legale, arrivano cinicamente fino ad incoraggiare il furto, la distruzione degli studi, la soppressione del lavoro, la sovversione totale, e la rivoluzione proletaria mondiale senza possibilità di ritorno per godere senza ostacoli. In virtù del loro temperamento sostanzialmente anarchico, queste teorie e questa propaganda sono assolutamente pericolose. La loro grande diffusione negli ambienti studenteschi e nel grande pubblico, per mezzo della stampa locale, nazionale ed estera, è una minaccia alla moralità, agli studi, alla reputazione e dunque al futuro stesso degli studenti dell’Università di Strasburgo”.

- Sentenza del Tribunale di Strasburgo, con cui si condanna il gruppo di studenti che, nel 1966, ha pubblicato l'opuscolo "Della Miseria nell'ambiente studentesco, considerata nei suoi aspetti economici, politici, psicologici, sessuali e soprattutto intellettuali, e di qualche mezzo per porvi rimedio” -

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