In una delle pagine del suo diario, quella che corrisponde al 7 settembre del 1962, l'anno in cui sono morti Faulkner e Bataille (a due giorni di distanza l'uno dall'altro); quel 7 di settembre, Susan Sontag scrive sul suo diario alcune annotazioni a proposito della forza di volontà. La forza di volontà è il filo conduttore di tutto il suo diario, ma anche della sua vita e delle sue opere. E Sontag scrive che "Tutti gli eroi di Freud sono eroi della repressione", portando poi gli esempi di Mosè, di Dostoevskij e di Leonardo da Vinci. "Questo è ciò che per lui significa essere eroici", conclude.
Poi, continua: "Lavoro e gioco. L'io contro il corpo pigro. Freud era un formidabile paladino della volontà 'eroica' auto-mutilatrice. La psicoanalisi da lui creata, è una scienza di compiacenza verso il corpo, verso gli istinti, verso la vita naturale - nella migliore delle ipotesi".
Persistere nella lettura, nella visione, nella riflessione, nella scrittura, anche quando il corpo dice, vuole, il contrario. Quando si rifiuta, quando vacilla. I diari sono intrisi della voluttà che porta a compensare l'inadeguatezza (un'inadeguatezza spesso immaginaria, delirante) mettendo in campo la forza di volontà, l'impegno, la disciplina.
Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
martedì 14 maggio 2013
mutilazioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento