giovedì 20 dicembre 2012

storie

postino

In lontananza, appare un cavaliere solitario. Il sole è al tramonto, e il suo cavallo sembra stanco. Man mano che si avvicina, si vede chiaramente che indossa un'uniforme, una divisa a brandelli. Sembra una di quelle indossate dai postini. Si vede anche che porta, a tracolla, una grande borsa di cuoio. Sembra pesante.
In quella borsa, c'è la sola e unica cosa che impedisce all'umanità di piombare completamente nella barbarie, nella follia, nel cannibalismo. La posta.
Sì, la posta. Chi avrebbe potuto mai pensare che delle innocenti lettere sarebbero diventate l'ultimo filo che tiene legata insieme l'umanità? Non lui, di certo! Lui pensava che il cibo fosse la cosa più importante, se non l'unica. E invece no, è la posta. Si era fermato, per passare la notte da qualche parte al sicuro, un bivacco. Il mondo dopo l'apocalisse è noioso, non c'è molto da fare. Si è messo a leggere le lettere che erano nella borsa che aveva trovato, dal momento che non è mai stato un vero postino. Ha cominciato a leggere le lettere, una per una. Poi ha preso la prima, l'ha riletta, e a cominciato a rispondere ...

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