venerdì 25 agosto 2006

...vitti 'na crozza...


Un bel disco "Sicily" di Carlo Muratori . Ben fatto, ben cantato, ben confezionato con quel merletto che occupa quasi metà della copertina. E un bel libretto, con i testi siciliani tradotti in inglese, oltre che in italiano. C'è anche il celeberrimo "Vitti 'na Crozza".
Già, "...vitti 'na crozza supra 'nu cannuni.....". Tradotto come "Ho visto un teschio su un cannone". Un cannone?....ma no, dai!
Il cannone, la grande canna. Così si chiamavano quasi dovunque, in sicilia, sia le torri dei castelli che quelle di guardia: solo che, distrutti castelli a torri, in certi paesi, la parola è rimasta ad evocare una mitica arma da fuoco puntata a minaccia, sull'altura dove invece era il castello.
Al cannone-torre ci si riferisce nel verso "vitti 'na crozza supra LU ( e non "''nu") cannuni", che, a chi non sa, fa piuttosto pensare ad un cannone (arma da fuoco) decorato del piratesco emblema di un teschio. E invece si tratta del teschio di un giustiziato.
Nelle giustizie feudali - anche in Sicilia - si usava attaccare la testa dell'uomo, su cui era stata eseguita sentenza di morte, alla torre del castello; e, se si trattava di un qualche brigante che aveva terrorizzato anche le terre vicine, i "quarti" (di uomo, non di bue) alle porte del paese.
...spendiamo anche due parole su "crozza". Di "crozza" esiste anche una personalizzazione, in Sicilia. Prende il nome di "Viciu Crozza", traducibile in "Vincenzo Teschio". Ed è il nome ed il cognome della "morte". Non la morte che viene per prendere, bensì quella che appare per ammonire.
"Cu nun diuna lu venniri di marzu
ci agghiorna viciu crozza a lu capizzi"
(chi non digiuna nei venerdì di marzo/
si troverà al mattino con la morte al capezzale).
In quanto a Viciu Crozza, è probabile che abbia origine da qualche immagine di san vincenzo con accanto un teschio.
Finisco, aggiungendo solo che il distico ammonitore si usava recitarlo in special modo ai bambini. Come "imago mortis"!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo pochi sanno che Vitti 'na crozza e' stata registrata per la prima volta su dischi Cetra nel 1951 dal tenore Michelangelo Verso, che gia' allora fu' un successo e che l'autore non e' anonimo ma che era Franco Li Causi di Agrigento che l'aveva composta per il film di Pietro Germi, "Il cammino della speranza" nel 1950. La versione originale di Vitti 'na crozza, come e' cantata da Michelangelo Verso e come e' stata composta da Li Causi, non includeva mai quel "lalalalero lalero lalero lalero lalero lalero lala".

Chi vuole informazioni sul tenore Michelangelo Verso, la sua biografia, discografia ecc., puo visitare il sito a lui dedicato: www.geocities.com/miverso

Michelangelo Verso Jr.

BlackBlog francosenia ha detto...

Sarebbe a dire .... l'invenzione della tradizione. E infatti il lallero in una canzone come quella sembrava un po' fuori luogo.
Grazie per le precisazioni.

salud