sabato 25 novembre 2017

Leggende di Napoleone

sebald

«Il mito napoleonico ha dato realmente origine alle storie più incredibili, ritenute sempre come se fossero basate su fatti inconfutabili. Ad esempio, Kafka racconta che l'11 novembre, al Rudolphinum, aveva assistito ad una conferenza sul tema "La leggenda di Napoleone"», in cui un certo Richepin, un cinquantenne robusto di bella presenza, capelli ondulati lunghi nello stile di Daudet e ben incollati sulla testa, fra le altre cose aveva detto che c'era un tempo in cui la tomba di Napoleone veniva aperta una volta l'anno perché gli Invalidi potessero sfilare contemplando l'imperatore imbalsamato. Ma dopo che il suo viso aveva cominciato a macchiarsi di verde, era stata interrotta la consuetudine dell'apertura annuale della tomba. Secondo Kafka, lo stesso Richepin aveva visto l'imperatore quando era ancora un bambino in collo a suo prozio che allora era militare in Africa e per il quale il comandante faceva appositamente aprire la tomba. La nota sul diario di Kafka prosegue dicendo che, nel concludere la conferenza, l'oratore aveva giurato che egli stesso da lì a mille anni ogni particella di polvere del suo cadavere, se avesse avuto coscienza, sarebbe stata pronta a rispondere alla chiamata di Napoleone.» – (W. G. Sebald, Le Alpi nel Mare, Adelphi; "Piccola escursione ad Ajaccio") -

«Per migliorare l'umore di Hitler ed offrirgli una piacevole distrazione, Martin Bormann aveva deciso di invitare Hermann Giesler ad un soggiorno prolungato. Giesler era un architetto cui Hitler aveva assegnato diversi progetti da portare a termine, invi inclusa la ristrutturazione della sua città natale, Linz. Giesler avrebbe accompagnato Hitler, insieme ad Albert Speer, nella visita ai monumenti di Parigi nell'estate del 1940. "Voi costruirete il mio mausoleo", aveva mormorato Hitler, all'orecchio di Giesler, davanti alla tomba di Napoleone.» - (Timothy W. Ryback, Hitler's Private Library) -

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