Nella rivista "Rethinking Marxism", questa gemma nascosta, di Myka Tucker-Abramson, "La Riforma Economica della Magia nel Doctor Faustus":
L'introduzione dell'editore:
Per coloro che sono interessati a considerare un approccio marxiano alla letteratura, presentiamo "Marlowe è un marxista? La Riforma Economica della Magia nel Doctor Faustus", di Myka Tucker-Abramson. Compiendo una lettura ricca di sfumature dell'opera, scritta nel 1594, da Christopher Marlowe, Tucker-Abramson sostiene la necessità di una nuova interpretazione delle transizioni rappresentate nel dramma. Concentrandosi sulla magia come metafora strutturante per la sua analisi, ella sostiene che il gioco di subordinazione della "vecchia" magia dell'imperatore e della chiesa alla "nuova", e molto più potente, magia esercitata dal Faust per conto di Mefistofele (e Lucifero), segna un importante cambiamento in atto nel mondo di Marlowe. Per Tucker-Abramson, questo "nuovo" paradigma è rappresentativo del capitalismo emergente. L'inevitabile "caduta" di Faust nelle grinfie dei demoni che lo "servono" è un'analogia per le pratiche del capitalismo ed il modo in cui esse ridisegnano la soggettività umana. Così, l'opera si gioca assai meno sulle carenze morali del suo personaggio eponimo di quanto, invece, si giochi sulla perniciosa, distruttiva potenza di questo nuovo ordine, che va a stabilire il suo dominio.
Nel dramma di Christopher Marlowe, del 1594, "Doctor Faustus", la magia è una metafora per lo sfruttamento. Nel mio lavoro sostengo che "Dottor Faustus" si basa sul confronto, accuratamente costruito, tra la magia, vecchia ed inefficace, dell'Imperatore ed del Papa e la nuova magia, molto efficace, di Mefistofele e Lucifero. Il passaggio dalla magia cattolica alla magia luciferina, rappresenta la dissoluzione del vecchio ordine e l'ingresso del denaro nel sistema capitalista. Io sostengo che la sottomissione di Faustus al diavolo inneschi l'attimo in cui il più ampio processo di sfruttamento, e di feticismo delle merci, prende possesso dell'intero mondo sociale del dramma, dal Papa e dall'Imperatore fino al servo ed al mercanto di vini. Da questo punto di vista, Doctor Faustus non tratta di un fallimento personale o morale, ma è una mappatura della naturalizzazione, e della sfida, dell'ideologia capitalista.
Dopo aver fatto il suo patto con il diavolo, Faustus viaggia per tutta l'Europa, distruggendo il caos ed esercitando il suo potere sulla società feudale. In questi viaggi, spiccano due scene: quella in cui Faustus gioca uno scherzo al papa, e quello in cui impressiona l'imperatore, creando l'illusione di aver resuscitato Alessandro Magno, e la sua amante, dal regno dei morti.
Le interazioni di Faustus con il papa e con l'imperatore hanno luogo quando comincia a venir meno la magia del feudalesimo. La futile risposta del papa allo scherzo di Faustus: il suo sbraitare, "Bell, book, and candle; candle, book, and bell. /Forward and backward to curse Faustus to hell" ("Cero, libro e campana, – campana, libro e cero, / su e giù, per dannar Faust dentro l'inferno nero) smaschera il potere della Chiesa cattolica e la sua abilità a sfruttare, grazie alle false e superstiziose credenze, il collegamento del papa a Dio e, più in generale, il collegamento della chiesa al divino. Allo stesso modo, l'accettazione da parte dell'imperatore della risurrezione, operata da Faustus, di un Alessandro illusorio, rivela il modo in cui l'imperatore ed il papa fanno parte di un sistema di sfruttamento basato su una falsa (divenuta obsoleta) magia. Il potere e la ricchezza del papa e dell'imperatore non derivano dalla loro capacità magica di spillare denaro a loro sudditi attraverso il lavoro, ma, più crudamente, si basa sulla minaccia della dannazione fisica o spirituale. Se, come osserva Marx, la "dipendenza personale" del feudalesimo significa che "non vi è alcuna necessità, per il lavoro e per i suoi prodotti, di assumere una forma fantastica diversa dalla loro realtà", il papa e l'imperatore di Marlowe dimostrano quanto sia futile tentare di creare una forma fantastica dallo sfruttamento feudale. Come contrappunto, Marlowe mette in campo la magia di Mefistofele e Lucifero in quanto "vera" magia che, come vedremo, è legata al sistema emergente del lavoro salariato.
Molti pensatori si sono cimentati con il rapporto tra le riforme economiche e le riforme religiose del XVI secolo: tra, da una parte, la trasformazione da un modo di produzione agrario ad un modo di produzione capitalistico e, dall'altra, la trasformazione simultanea dalla regola cattolica a quella protestante. Mentre, sono stati messi in campo argomenti deterministici, da entrambi i lati, la risposta ovviamente non è mai così semplice. R.H. Tawney mette in evidenza il rapporto tra mutamenti materiali e mutamenti morali, nella società: "L'impeto a riformare o a rivoluzionare, in ogni età muove dalla realizzazione del contrasto tra l'ordine esterno della società e gli standard morali riconosciuti validi dalla coscienza della ragione dell'individuo. E naturalmente è in periodi di rapido progresso materiale, come nei secoli XVI e XVIII, che un tale contrasto è più acutamente sentito".
Seguendo le orme di Tawney, un gruppo di storici sociali ed economici, quali Christopher Hill, e K. George, e HR Trevor-Roper, hanno tutti teorizzato la complessa interazione tra rivoluzione economica e rivoluzione religiosa. Tuttavia, questo tipo di pensiero di una dialettica tra trasformazione economica e trasformazione ideologica raramente è filtrata nella critica letteraria del Doctor Faustus di Marlowe. Invece, i critici si sono in gran parte focalizzati sul rapporto tra il dottor Faustus ed una lettura calvinista, o hanno indugiato al tentativo di accreditare Faustus sia come critico che come esplicatore del protestantesimo. La ragione per cui i critici non sono d'accordo sul messaggio ideologico del Doctor Faustus è che il contenzioso di Faustus con la Riforma non è semplicemente dottrinale o metafisico, ma è anche una lotta che fa i conti con la trasformazione economica, sociale e politica che dava forma e prendeva forma dalla Riforma protestante. In quel che segue sosterrò, in primo luogo, che la magia nel Doctor Faustus può essere letta come una metafora del crescente potere demoniaco del capitale durante l'età moderna in Inghilterra; in secondo luogo, che il rapporto di Faustus col cattolicesimo e col protestantesimo è sempre mediato dall'emergere del primo capitalismo; e in terzo, che come risultato di questa interconnessione, la resa di Faustus al diavolo deve essere letta non come un fallimento personale (o come un argomento in favore di un protestantesimo più dolce e gentile), ma come emblematico di una lotta sociale, alle prese con l'emergere del protestantesimo e con il capitalismo nascente, nel XVII secolo in Inghilterra.
fonte: http://www.principiadialectica.co.uk/
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