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Il Principio della Zebra

"mentre rielaboravo VALIS, l'idea - non un'idea ma L'IDEA - è spuntata improvvisamente nella mia mente, dopo aver germinato a livello inconscio nel corso degli anni. Quello che io chiamo il Principio della Zebra. Paige ha sviluppato il principio della Zebra: è possibile, persino probabile, che esista un mimicking (mimetismo parodia) di ordine superiore, non rilevato. (1) L'organismo che mima è senza dubbio benigno, (2) Non c'è ragione di supporre che imiti gli esseri umani ma, piuttosto, che imiti gli oggetti inanimati. Houston Paige suppone che si possano mettere a punto dei test in grado di stanare Zebra (Zebra è il nome in  codice per gli organismi che imitano parodiando). Gli scrittori di fantascienza sono particolarmente sospettati di conoscere - o di avere un contatto con - Zebra, che, nella mente del governo, è diventato solo un nemico in più dello Stato.
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Zebra è enorme in quanto a dimensioni fisiche, e questo è uno dei motivi per cui Paige non cerca mai di smascherarlo. Zebra, infatti, ha attraversato migliaia, forse addirittura milioni di chilometri del nostro spazio, ed è molto cresciuto, diventando  molto grande negli ultimi tremila anni. Paige non riesce a individuare Zebra perché egli si trova all'interno di Zebra ogni giorno della sua vita. A partire dalla sovrapposizione di questo tema, posso intervenire su gran parte del materiale della religione cristiana (come pure sulla spiegazione alla fine del romanzo), come mi piacerebbe fare. Zebra, se si può far coincidere il contenuto di qualsiasi religione, ricorda il concetto induista di Brahman.
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Il tema Zebra mi consente inoltre di aggiungere quegli elementi di humour nero che attualmente mancano in VALIS. Ci divertiremo un sacco con Houston Paige e i suoi incontri continui con Zebra, senza mai rendersene conto e sempre teorizzando, da ubriaco, sulla natura e la posizione di Zebra. Paige che cerca di fermare Zebra, e Phil Dick (nel romanzo) che si è liberato da quella tirannia e non gliene frega un cazzo di Zebra - ha bisogno solo i soldi - riesce a vederlo alla fine.
Zebra ha una capacità che Paige non sospetta, ed è la capacità di ristrutturare la memoria umana. Ogni volta che Paige imposta un test per smascherare Zebra, e ottiene risultati positivi, Zebra stabilisce un modello di falsa memoria nella testa di Paige in modo che egli pensi che tutti i risultati sono stati negativi. Questa capacità di deludere è un aspetto importante di Zebra ... Zebra crea ciò che le religioni indù chiamano Maya; in quanto stende un velo sul mondo in modo che il suo enorme corpo plasmatico non possa essere distinto.
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Zebra è in realtà una forma di vita non-terrestre che è venuta qui per vivere e crescere, ma essendo benigna favorisce tutta la vita il più possibile. Ogni tanto, i personaggi hanno un lampo di visione di un terribile "mondo alternativo", che è solo una crudele, schiacciante prigione (rappresentata nel romanzo con un incontro visionario con la Roma del 70 dopo Cristo), e questo è il nostro mondo come sarebbe senza Zebra; ma ciò consente ai personaggi una fugace visione di questo mondo non-Zebra con lo scopo di rivelare alla fine non solo sé stesso, ma ciò che egli ha realizzato per l'uomo. Zebra considera le forze biologiche e storiche, opernati su questo pianeta, come maligne, e cerca di migliorarle. Alla fine viene rivelato ad uno dei personaggi - probabilmente a Phil Dick - ciò che è in realtà ( o sarebbe stato) questo ""mondo-prigione di ferro nero". Parte della capacità di Zebra di travestirsi nasce dalla sua capacità di muoversi lungo un quarto spazio ortagonale a noi sconosciuto, e di fatto a noi negato; così Zebra appare e scompare a suo piacimento, senza che noi capiamo come.
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Attraverso la manifestazione della visibilità di Zebra, Phil Dick nel romanzo si rende conto che quello che è sempre stato chiamato "dio" dal genere umano è infatti una forma di vita semplicemente superiore. Tuttavia, Zebra è così superiore che potrebbe anche essere dio. Ma è timido e riservato (come Lord Running Clam in "Follia per sette clan"), e può essere distrutto, anche se non da noi ... Parte della simpatia di Zebra per l'uomo deriva dalla sua stessa vulnerabilità."

Philip K. Dick - Esegesi -