La forma più completa di questa strategia è la strategia blanquista, teorizzata in "Instructions pour une prise d’armes". Un piccolo gruppo di cospiratori armati (tra i 500 e gli 800, nel caso del tentato colpo di forza del 12 maggio 1839) colpisce, quando ritiene che il popolo sia soggettivamente pronto per l'insurrezione, agendo al posto del proletariato disorganizzato: s'impadronisce delle armerie e distribuisce le armi, colpendo al cuore il potere politico e le forze repressive (attacco alla Prefettura di Polizia), attuando un piano sistematico di barricate e organizzando le masse per l'insurrezione. A livello tattico, Blanqui faceva un grande sfoggio della "tattica delle barricate", giustamente criticate da Engels. La tattica passiva delle barricate, messa in atto dal proletariato rivoluzionario fino al 1848, aveva come sola possibilità di vittoria, un rifiuto di obbedienza di massa da parte dei soldati dell'esercito borghese, ed il loro passaggio nel campo dell'insurrezione.
T. Derbent
Catégories de la politique militaire révolutionnaire
Conférence présentée dans le cadre des formations du Bloc Marxiste Léniniste,
les 3 et 10 avril 2006.
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