mercoledì 6 gennaio 2010

Radio Barcellona



"Non credo che vi sia altra soluzione che non sia quella dell'eliminazione del partito comunista. La CNT deve prendere il controllo di tutto. Ed avrebbe dovuto farlo fin dall'inizio."
Così parlava, dalla radio anarchica di Barcellona, nel maggio del 1937, Ethel Macdonald.
Una giovane donna scozzese vedeva chiaramente quello che andava fatto, solo dopo pochi mesi che era in Spagna. Più tardi, la sua analisi sarebbe stata condivisa da Jaime Balius - degli Amici di Durruti - che sosteneva la formazione di una giunta rivoluzionaria e l'eliminazione dei comunisti. Ma oramai era troppo tardi. A Barcellona nel luglio 1936 gli anarchici avevano il controllo completo. Solo nove mesi dopo, il non aver eliminato i comunisti aveva già reso la loro sconfitta inevitabile.
"Avremmo potuto strappare questa ortiche senza urlare troppo? Le rivoluzioni sono un'affare sporco, compagni ... ... ..."

Tutto questo è ora un film, che può essere visionato tutto su youtube (in 8 parti).


Ethel MacDonald arriva in Spagna su proposta di Andre Prudhommeaux, un anarchico francese che ha richiesto un giornalista di lingua inglese per informare il mondo sulla rivoluzione in atto in Catalogna. Con la sua scrittura e le competenze di propaganda, Ethel è stata la scelta più ovvia.
Gli anarchici di Glasgow raccolgono i fondi sufficienti per mandare Ethel e il suo compagno, Patrick Jenny, a Parigi. Ethel ricorda "Da Parigi, la generosità dei simpatizzanti'riuscì a farci arrivare fino a Perpignan. Da lì poi abbiamo camminato, fatto l'autostop, e siamo quasi morti di fame prima di arrivare a Barcellona".
A Barcellona, Ethel scrive su tutto. I progressi del fronte, le tensioni tra le fazioni, il lavoro svolto nei villaggi collettivizzati e nelle fabbriche. Vivere in una città come posta sul limite, in attesa di essere attaccati in qualsiasi momento, è ricca fonte di materiale.
Le competenze giornalistiche di Ethel vengono notate, e viene riconosciuta come la voce giusta per la stazione radio degli anarchici di Barcellona. La radio era un mezzo nuovo e convincente, allora, e stava diventando rapidamente uno strumento importante nella battaglia ideologica che aveva luogo in Spagna.
In tutto il mondo, la radio dava in diretta notizie degli epocali avvenimenti spagnoli. Le trasmissioni riuscivano a raggiungere luoghi lontani come gli Stati Uniti.
Man mano che l'insurrezione fascista guadagnava forza, crescevano anche le tensioni tra coloro che difendono la repubblica.
Le appassionate trasmissioni di Ethel chiamavano i volontari all'azione e svergognavano i governi britannico e francese, accusandoli di aiutare i fascisti di Portogallo, Italia e Germania con le loro politiche non-interventista.
La relativa pace che aveva consentito l'esperimento catalana, e che Ethel aveva trovato così affascinante, si stava avvicinando alla fine. L'attacco, nel maggio 1937, alla roccaforte l'anarchico, la centrale telefonico, non arrivò dai fascisti, ma dal governo appoggiato dai comunisti.
Nel mezzo dei combattimenti di strada, Ethel riuscì a trasmettere un ultimo dispaccio da Barcellona.
Per quattro giorni si combatté, alla fine dei quali i rivoluzionari, i più radicali, i combattenti più determinati contro il fascismo vennero arrestati dai loro alleati di un tempo. Vennero incarcerati, torturati, e in alcuni casi uccisi.
Ethel viene arrestata e, dopo alcuni giorni in carcere, le vengono imputati tre casi d'accusa:
1. E' stata trovata in possesso di denaro estero.
2. Essere una fascista, perché trovata in possesso di archivi già formalmente appartenuti ad un fascista.
3. Di associazione con i prigionieri e di aver cospirato con loro in una lingua straniera.

Una volta che era stata formalmente incriminata, Fenner Brockway, un membro di spicco del partito laburista inglese, riuscì a far cadere tutte le accuse contro di lei.
Ethel però non lasciò il paese subito dopo il suo rilascio. Sapeva che c'era ancora molto lavoro da fare, per lei, a Barcellona, aiutando i compagni anarchici a fuggire. La giornalista repubblicano si ritrovò a lavorare contro l'oppressione della Repubblica!
Nel febbraio 1939, la Gran Bretagna e la Francia riconoscono il regime di Franco, ancor prima della vittoria finale. A marzo, Hitler e Mussolini gettano le basi per il loro infame patto d'acciaio. Ed il 1° aprile, i fascisti proclamano la vittoria.
Ethel finalmente abbandona il paese dopo che la Gran Bretagna era riuscita ad organizzare una zona neutra a sud del porto.

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