venerdì 29 gennaio 2010

Minimo ...

buried

Ci ha pensato,il regista spagnolo Rodrigo Cortés, prima di mettersi a girare il suo primo lungometraggio. Ci ha pensato e, soprattutto, ha pensato a quale potesse essere il genere di film più economico e, quindi, con il minor numero di attori possibili ed una sola "location". Quindi si è rivolto a Chris Sparling, per la sceneggiatura ed ha interessato Ryan Reynolds a farsi mettere per novantaquattro minuti dentro una bara. Sepolto da qualche parte, nel deserto dell'Iraq, senza alcuna memoria di come abbia fatto ad essere messo lì dentro. Ovviamente, urla per i primi cinque minuti. Poi le sue mani cominciano a trovare un accendino, un telefono cellulare ....
Sembra davvero poco, per fare un film. Eppure al festival di Sundance, dove è stato proiettato in questi giorni, si è gridato al capolavoro.
Sul finale, che costituirebbe il trionfo della pellicola, nessuno osa aprire bocca. Massimo rispetto perfino sulla Rete, dove gli spoiler si sprecano sempre.
Soffro di claustrofobia, eppure non vedo l'ora di poterlo vedere!

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