Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
venerdì 8 gennaio 2010
L'uomo che salvò George Orwell
Sopra: Foto di gruppo della milizia del POUM, con George Orwell. La moglie di Orwell, in visita al fronte al momento, è nella foto. Harry Milton è proprio dietro la canna della mitragliatrice, un fucile in mano.
Una foto un po' sfuocata, quasi ... nebbiosa.
Un gruppo di uomini ed una donna posano per la fotografia, dietro di loro un muro di sacchetti di sabbia. Le armi a portata di mano, non hanno l'aspetto di soldati regolari, non indossano uniformi.
Uno di loro sta letteralmente, la testa e le spalle, al di sopra di tutti gli altri. E' George Orwell o, com'era conosciuto allora, Eric Blair (che poi era il suo vero nome).
La scena è la guerra civile spagnola, e la fotografia ritrae anche, fra gli altri, "l'americano" che andò in aiuto di Orwell quando gli spararono: Harry Milton.
Un piccolo ma interessante fascicolo nell'Archivio Hoover registra l'esperienza spagnola di Milton, anche il suo incontro con il futuro autore di 1984. Il fascicolo Milton getta luce sullo sviluppo politico di Orwell avvenuto nel crogiolo della Spagna e sottolinea il ruolo svolto dai volontari americani in Spagna, che non erano membri di partiti comunisti filo-sovietici e che scelsero di prestare servizio in formazioni che non erano quelle Brigate Internazionali reclutate in gran parte dal Comintern, e le quali hanno ricevuto molta più attenzione storica.
La vivida descrizione, fatta da Orwell, del suo ferimento in prima linea nei pressi di Huesca si trova verso la fine del suo libro di memorie della guerra civile spagnola: Omaggio alla Catalogna.
Molti anni dopo, Harry Milton, descrivendo l'incidente ad un reporter in California, lo attribuì alla sfortuna di Orwell, alla sua altezza e alla sua abitudine di guardare dalla cima della posizione fortificata dellaloro unità, sporgendosi un po' troppo spericolatamente:
"Ho sentito il vento di un proiettile a velocità elevata shot e pi ho visto Orwell rovesciarsi e schiantare a terra sulla schiena."
Milton racconta di avergli prestato un primo soccorso, mentre Orwell era in attesa di essere portato all'ospedale. In un altro articolo sullo sparo, Milton si accredita solo un ruolo assai modesto: "Ho semplicemente fermato l'emorragia". Tuttavia, Milton - sostengono alcuni - si vantava di un credito maggiore per la sua influenza sulla coscienza politica di Orwell, così come si formò durante la sua permanenza in Spagna.
L'esperienza spagnola di Orwell formerà la sua successiva visione del mondo in molti modi. Socialista democratico impegnato, Orwell era arrivato in Spagna per combattere contro le forze fasciste di Franco. Al suo arrivo in Catalogna, si trovò nel bel mezzo di una rivoluzione sociale per la quale sentì una simpatia immediata. Nelle prime pagine del suo libro di memorie di Spagna, descrive la sua impressione di Barcellona:
"E' stata la prima volta che mi trovavo in una città dove la classe operaia stava in sella.... C'era molto in tutto questo che non capivo, in qualche modo non mi piaceva, perfini, ma ho riconosciuto subito che era uno stato di cose per cui valeva la pena lottare. "
La rivoluzione che Orwell incontrò a Barcellona era unica nella storia europea. Era cominciata, in risposta al colpo di stato fascista, grazie al grande movimento anarchico spagnolo, con il sostegno di upartito marxista indipendente e anti-stalinista, il POUM (Partido Obrero de unificación Marxista), nella cui milizia si erano arruolati sia Orwell che Milton.
Era una rivoluzione organizzata dal basso, con collettivi operai e contadini che assumevano il controllo diretto dell'economia catalana.
Era anche un processo indipendente dal Partito comunista spagnolo, che avveniva senza direzione o sostegno da Mosca. Una rivoluzione in netto contrasto con il modello sovietico, ottenne l'inimicizia profonda di Stalin che, del resto, a quel tempo perseguiva obiettivi di politica estera in cui non c'era alcuno posto per un evento simile.
In Spagna, quindi, Orwell e Milton si ritrovarono nel fuoco della battaglia ma anche nel mezzo di una una lotta politica a sinistra.
Dietro le linee repubblicane era in atto una sorta di guerra civile all'interno della guerra civile, ed opponeva anarchici e marxisti rivoluzionari agli elementi stalinisti- compresi gli agenti del Comintern e della polizia sovietica - che cercavano di soffocare proprio quelle forze della sinistra spagnola che non erano controllati da Mosca.
Stalin era determinato a limitare il potere degli anarchici e a distruggere il POUM, che era stato bollato come "trotzkista". In questo, egli aveva trovato un alleato nel governo repubblicano spagnolo, i cui poteri erano stati contestati dal movimento rivoluzionario scatenato nel luglio del 1936.
Nel mese di maggio 1937, le forze pro-Mosca erano uscite rafforzate dallo scontro armato a Barcellona , costringendo coloro che sostenevano la rivoluzione sociale ad abbandonare le loro barricate. Anarchici e militanti del POUM erano stati arrestati e, in alcuni casi, assassinati. È questa repressione che Orwell descrive alla fine di Omaggio alla Catalogna, e che si solidificherà nell'anti-stalinismo che andrà ad informare le sue opere successive, come La Fattoria degli Animali e 1984.
Harry Milton era già stato attivo per un certo numero di anni nel movimento trotskista americano, al momento in cui arrivò in Spagna. La sua esperienza politica era quindi considerevolmente maggiore di quella di Orwell, e Milton dichiarò in seguito che aveva aiutato Orwell a capire meglio la natura dello stalinismo. Il fascicolo Milton nell'Archivio Hoover contiene anche la corrispondenza con Trotsky e con eminenti trotzkisti americani, tra cui Martin Abern. Queste lettere forniscono squarci delle scene drammatiche avvenute a Barcellona sulla scia degli avvenimenti di maggio, con Milton che descrive la repressione sovietica organizzata contro glii anarchici e il POUM, compresi i loro aderenti non-spagnoli. Scrive ad Abern il 19 maggio 1937: "Ogni straniero che non è uno stalinista è sospetto e decine e decine sono stati arrestati".
Milton, che era riuscito a sfuggire alle retate della GPU (servizi segreti sovietici) e a lasciare la Spagna, continuò a servire nell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale e rimase attivo nel movimento trotskista. Molto tempo dopo il suo periodo di militanza, Harry Milton continuò ad essere profondamente interessato ad Orwell e gli eventi della guerra civile spagnola. Esiste una corrispondenza con il biografo di Orwell, Peter Stansky, e questa corrispondenza, insieme ad altro materiale relativo alla biografia di Orwell, si può trovare nel fascicolo Stansky nell'Archivio Hoover.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento