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mercoledì 13 gennaio 2010
Debiti
Ogni tanto può succedere che un escursionista che se ne va in giro per le gole ed i dirupi delle sierre del sud della Spagna s'imbatta in schegge di ossa umane sbiancate dal sole. Solo questi frammenti dimenticati, e poco altro, sono tutto ciò che rimane di una guerra spietata che ancora molti spagnoli ricordano e di cui non si ha tuttora quasi alcuna conoscenza nel mondo al di là dei Pirenei.
A qualche turista può ancora capitare di sentire gli anziani che ricordano i tempi duri del 1940 e "la gente della sierra". Parlano del periodo in cui parti della Spagna rurale erano in stato di guerra a causa del movimento guerrigliero anti-franchista. Molti storici hanno indagato quegli anni terribili, e adesso, per la prima volta, un libro in inglese è stato pubblicato sul tema.
Dal titolo, "Between Two Fires – Guerrilla war in the sierras of Spain”, è stato scritto dal giornalista David Baird ed ha ricevuto gli apprezzamenti dello storico Paul Preston e da parte del biografo di Garcia Lorca, Ian Gibson.
Baird mette a fuoco nel suo libro il villaggio di Frigiliana, nella provincia di Malaga. Lo vede come un microcosmo di quel che avvenne in molte parti del resto del paese, ma di cui allora non veniva riportato da nessuna parte. Da una comunità di poco più di 2.000 abitanti, 21 uomini erano fuggiti sulle montagne e si erano uniti al gruppo guidato da Roberto, il nome di battaglia di un capo leggendario della guerriglia.
Anche se, ufficialmente, la guerra civile spagnola si era conclusa il 1° Aprile 1939, la resistenza armata contro Franco e il suo regime non era affatto finita. Nel 1940, gruppi di guerriglieri emersero dai loro nascondigli sulla Sierra per attaccare la dittatura e per cercare di creare un clima di ribellione che si estendesse a tutta la penisola. Le autorità li consideravano "banditi", ma a Frigiliana, dove praticamente ogni famiglia aveva una qualche connessione con la guerriglia, ci si riferiva a loro semplicemente come "la gente della Sierra".
Ci sono stati atti di coraggio e di codardia, di egoismo e di altruismo, di tragedia e di tradimento. E coloro che hanno maggiormente sofferto per le colpe degli altri sono stati, come sempre, gli innocenti.
L'autore ha passato più di cinque anni a rintracciare e ad intervistare i superstiti e a spulciare i documenti ufficiali, da Madrid a Washington. Ha tyrovato importanti e nuove prove del coinvolgimento dei servizi segreti americani con la guerriglia a proposito dell'assassinio di tre giovani abitanti di un villaggio. La maggior parte dei protagonisti sono morti e i testimoni stanno scomparendo.
"In un certo senso ho scritto il libro per pagare un debito", dice David. "Mi sentivo in debito con questa comunità e ne dovevo registrare la sua storia recente prima che coloro che l'hanno vissuta fossero del tutto scomparsi."
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