lunedì 5 ottobre 2009

Fra i topi e King Kong



Si può riscrivere la storia, magari non troppo, però con un pizzico di ... vendetta in più. E' quello che, più o meno, ci raccontano Quentin Tarantino e i suoi bastardi senza gloria! Prendendo a pretesto l'improbabile "Quel maledetto treno blindato" di Enzo G. Castellari, Tarantino ci ricama sopra un film (con tanto di mini-film iniziale da manuale) intessuto dal solito gioco di citazioni, dai Blues Brothers a Quella Sporca Dozzina, senza dimenticare le tre dita di "Rosolino Paternò, Soldato" di Nanni Loy. Nel mentre, ne approfitta anche per inchiodare alle sue responsabilità un critico cinematografico, esperto di cinema tedesco, che però s'è perso gli ultimi tre anni di programmazione. La cosa gli sarà fatale! Il film va avanti splendidamente per quasi due ore e mezzo, senza perdere un colpo, fino al logico finale.

Nessun commento: