giovedì 11 ottobre 2007

La stessa sostanza di cui è fatto il fumo delle ciminiere...



Mentre scrivo, ancora ignoro quali siano i risultati della consultazione avviata dai sindacati, nei luoghi di lavoro e nelle sedi confederali, a proposito dell'accordo, con il governo, sul "welfare". Come al solito, prima di concedere il voto, hanno avvertito - "E' così, o morire!". Mentre, inrealtà, è sempre "è cosi e morire". Non importa il risultato della votazione. E' così. Sono venticinque anni che ci raccontano la storiella del "patto sociale", ora con questo ora con quello. Quando, invece, è proprio la società quella che ha smesso di esistere. Non credo di avere alcun obbligo ... sociale! In uno stato di eccezione, come quello in cui viviamo, dove si fanno leggi che mettono la polizia, la magistratura, le amministrazioni al di sopra delle leggi, l'unico dovere è ...evadere. Disertare, ma tenendosi le armi per garantirsi la sopravvivenza. C'è ancora chi si sta chiedendo se si debba, se si possa, far cadere un governo di "sinistra". Le peggiori tragedie, per la classe, nel XX secolo, sono avvenute proprio per la resistenza, se non l'incapacità, a far cadere simili governi. Da Madrid a Budapest.
"Questa manifestazione può essere disturbata, ma non può essere impedita!" - così blaterava tale Luciano Lama all'Università "La Sapienza" di Roma. Era il 1977, febbraio. "Noi non fumammo con lui. Non era venuto in pace"!

Nessun commento: