martedì 2 ottobre 2007

Contro il Giorno



Dovessi dire il vero motivo, non saprei farlo. Non credo di conoscere la vera ragione per cui mi metto a sedere davanti al mio vecchio portatile e, dopo aver aperto un editor di testo - "mousepad" - che gira sotto Xubuntu, mi dispongo a scrivere quel che poi, dopo aver trasferito su una penna usb, domattina pubblicherò sul blog! Già, il blog. Potrei continuare a leggere lo splendido "In fondo agli occhi del gatto" di Quadruppani e, invece, dopo aver sistemato l'armadio (era troppo tempo che rimandavo l'operazione di disfarmi di un po' di vestiario inutile!) sono qui davanti allo schermo, a cercare di scrivere a proposito di un libro che - in qualche modo - ancora non c'è. E' di uno scrittore "fantasma". Il libro, "Against the day", è uscito alla fine dello scorso anno negli Stati Uniti, intorno al "giorno del ringraziamento", per l'appunto. L'autore, il "fantasma" di cui parlavo prima, è Thomas Pynchon, il quale di sé stesso lascia conoscere solo i suo libri, quel che scrive. A parte una'apparizione, in veste di "cartoon", in un episodio dei Simpson! Il libro - veniamo al libro - se tutto va bene, verrà tradotto nel 2008, approssimativamente. Ed è già stato "massacrato" dalla critica statunitense, più o meno com'era avvenuto a suo tempo con "Vineland", dove si muoveva quel Zoyd Wheleer che è un discendente della famiglia Traverse, dinamitardi anarco-sindacalisti e cowboy, che in "against the day" attraversano (appunto) la storia americana dal 1893 agli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale. Per 1085 pagine! Ma non c'è solo la Storia (con la esse maiuscola) che c'è stata; c'è anche la storia che avrebbe potuto essere. Quella che ciascuno non ha vissuto, se non nei propri sogni. Il resto credo sia inenarrabile, se non da Pynchon stesso e solo grazie agli "amici dell'azzardo", cavalieri del nulla che girano sul loro dirigibile "Sconveniente", attraversando pianeti, dimensioni, ipotesi, storia e fantasia. Fino a leggere e ispirare la vita di ciascun personaggio. Dandoci la giusta prospettiva, dalla giusta distanza. Insieme alla necessità di combattere il gioco della vita, in ogni pur esigua possibilità, inseguendo l'impossibile. Senza illusioni e senza mai abdicare al sogno. Dove è solo possibile immaginare, e mai prevedere.

4 commenti:

FM ha detto...

..e pensare che da buon pynchoniano against the day l'ho preso praticamente subito dopo la sua uscita, e ancora non riesco a trovare la continuità per leggerlo :-(
Un abbraccio

BlackBlog francosenia ha detto...

Da buon pynchonyano, e da pigro qual sono, preferisco aspettare che ... me lo traduca qualcun altro. :-) E non credo di essere all'altezza di tradurre, on the fly, pynchon!

salud

Anonimo ha detto...

aspetto 'sta traduzione con la bava alla bocca.

BlackBlog francosenia ha detto...

Formeremo il club dei .... bavosi! :-)
Ah, bel blog, il tuo!

salud