martedì 16 ottobre 2007

Geografie



Secondo i geografi esistono due tipi di isole. (...)
Le "isole continentali" sono delle isole accidentali, derivate; sono separate da un continente, nascono da una disarticolazione, da un'erosione, da una frattura, sopravvivono all'inabissamento di ciò che le tratteneva. Le "isole oceaniche" sono delle isole originarie, essenziali; talvolta sono costituite da coralli, e si presentano come un vero organismo, talvolta sorgono da eruzioni sottomarine, e diffondono nell'aria libera i movimenti del fondo; alcune emergono lentamente, altre invece spariscono e poi riappaiono, senza lasciarci il tempo di annetterle. (...)
Ma tutto quello che la geografia ci dice sui due tipi di isole, l'immaginazione lo sapeva già per conto proprio e in altro modo. Lo slancio che spinge l'uomo verso le isole riprende il doppio movimento che produce le isole stesse. Sognare le isole, non importa se con angoscia o con gioia, significa sognare di separarsi, di essere già separati, lontani dai continenti, di essere soli e perduti - ovvero significa sognare di ripartire da zero, di ricreare, di ricominciare. Ci sono isole derivate, ma l'isola è anche ciò verso cui si va alla deriva, e ci sono anche isole originarie, ma l'isola è anche l'origine, l'origine radicale e assoluta. (...)

Gilles Deleuze - Cause e ragioni delle isole deserte - (L'isola deserta e altri scritti - Einaudi 2007)

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