Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
venerdì 5 ottobre 2007
in edicola!
"Un giorno, mentre mi recavo al lavoro in automobile, mi sono trovato posseduto da un'idea per una storia di fantascienza: un'utopia libera dall'aggressività, una condizione idilliaca permessa da un singolare tipo di intervento tecnologico (I cittadini si collegano direttamente ai televisori, il che permette loro di visualizzare, e quindi sfogare, le più violente fantasie). Ero un obiettore militante alla guerra del Vietnam e volevo dipingere il pacifismo come una visione del mondo robusta, rigorosa, e creativa; la mia risposta a quei buoni a nulla di Eloi di "La Macchina del Tempo" di Wells. Il risultato è stato il mio primo romanzo, "The Wine of Violence".
- Così in un intervista, James Morrow parlava del suo primo romanzo, scritto nel 1977 e pubblicato nel 1981, che è in edicola in questi giorni su "Urania" con il titolo "Gli Orrori di Quezitalia". I temi sono quelli ricorrenti in tutta l'opera di Morrow, da "L'ultimo viaggio di dio" (Towing Jeovah), a "Storie della Bibbia per Adulti", a "Il ribelle di Veritas"(City of Truth): religione, morale ed etica, che, nei suoi romanzi fra il satirico ed il grottesco, mostrano, in un gioco di dissimulazione il rovescio della medaglia.
In questo romanzo, una spedizione spaziale fa naufragio su uno strano pianeta. Quetzalia, felice mondo d'utopia dove tutti sono pacifici e dove la vita si svolge ordinata e senza scosse. La città è quieta e ben protetta da un fossato.... Ma cosa scorre in quel fossato? Strano pianeta, Queztalia. Dove l'amore non salva nessuno, dove la tolleranza è una condanna senza appello..... e ancora non è niente!
Morrow scrive nella sua prosa, ispirata all'opera di Vonnegut, "levigando ogni frase fino a che brilli". E scrive un libro che, come tutti gli altri da lui scritti, diventa una preziosa esperienza, un nuovo punto di vista. E ce n'è bisogno!
James Morrow - Gli Orrori di Queztalia - Urania n° 1527 - pag. 314 - 3 euri e 60.
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