venerdì 29 gennaio 2016

Le città che ci aspettano

CNIL

Architettura Intelligente

"Come gli dei del Monte Olimpo, i manager della città scrutano una rappresentazione olografica in miniatura della città e dei suoi abitanti. Anziché fra le nubi atmosferiche, il loro dominio è situato in una nuvola informatica. La loro onniscienza non proviene dalla divinità ma da una massiccia rete di sensori in grado apparentemente di tracciare tutto, le precipitazioni, gli ingorghi, perfino i movimenti di ogni singolo cittadino. Per il controllo a distanza delle infrastrutture e per l'invio istantaneo di transponder, posseggono un'onnipotenza che nessun sindaco ha mai avuto. Soprattutto, l'ordine viene mantenuto in questa visione apertamente paternalistica del futuro."
- Anthony Townsend - " Smart cities : Big Data, Civic Hackers and the Quest for a New Utopia " -

Città Intelligenti e Norme della qualità: Impatto sulle politiche pubbliche di Sicurezza
- Centre de Recherche de l’École des Officiers de la Gendarmerie Nationale -
- Redattore : capo squadrone Jérôme LAGASSE -
(dicembre 2014)

Nelle aeree urbane si concentra il 53% della popolazione mondiale. Tale cifra dovrebbe raggiungere la soglia del 70% da qui al 2050. Per inciso, l'INSEE (1) definisce la città come quello spazio che presenta una certa continuità di abitato, costituito sia da un comune composto da più di 2000 abitanti, sia da due o più comuni sui cui territori una zona agglomerata comprenda più di 2000 abitanti- I responsabili pubblici sono chiamati ad affrontare delle importanti sfide: la mobilità urbana, la domanda energetica e la garanzia della sicurezza degli abitanti. Naturalmente, lo sviluppo della città intelligente va a modificare in maniera sostanziale le politiche pubbliche di sicurezza, sia in termini di sistemi informatici che di controllo di flusso. Parallelamente, questo sviluppo si accompagna alla creazione di indicatori pertinenti che siano in grado di misurare il punto di performance. Un precursore in questa materia, è la norma ISO 37120:2014 relativa a

"Sviluppo sostenibile delle comunità - Indicatori per i servizi urbani e per la qualità della vita"

che recensisce per la prima volta, in un documento ufficiale, gli strumenti che serviranno a misurare le prestazioni nei settori fondamentali.

Lo spazio abitativo farà ricorso ad architetture intelligenti. Declinate sul piano securitario, le architetture intelligenti disporranno di sensori impiantati nei canali di comunicazione, nei luoghi pubblici e nei locali ad uso abitativo o professionale. Tali architetture digitali procederanno alla raccolta di una molteplicità di dati ad alto valore ai fini della decisione di attuazione di politiche pubbliche di sicurezza. L'esercizio delle missioni tradizionali di polizia subirà grandi cambiamenti.

La quantità di dati raccolti pone necessariamente il problema della preservazione delle libertà individuali, fra cui il rispetto della vita privata è uno dei componenti più importanti. Come contropartita, si aprono delle formidabili opportunità di constatazione, di raccolta di indizi utili alla risoluzione di determinati crimini e delitti. A questo proposito il parere del CNIL circa l'impiego di contatori intelligenti nella gestione energetica degli alloggi merita una particolare attenzione. A questo stadio di sviluppo, la sicurezza dell'Internet degli oggetti connessi deve sempre più tener conto della possibilità che un terzo prenda il controllo del sistema di comando di un'applicazione d'architettura intelligente.

La città intelligente e le sue applicazioni derivate aprono un vasto cantiere di riflessione e di dottrine per gli anni a venire in materia di politica pubblica di sicurezza e di modalità di azione nei compiti fondamentali della polizia amministrativa e della polizia giudiziaria.

La norma ISO 37120: Sviluppo sostenibile delle comunità - Indicatori per i servizi urbani e la qualità della vita: Sfide e prospettive

Una norma è un documento che contiene delle esigenze articolate in più componenti. Stiamo assistendo ad una revisione delle norme ISO al fine di adattarle ai cambiamenti del mondo ed alle aspettative delle diverse parti. Prima nel suo genere, la norma ISO 37120, pubblicata il 14 maggio 2014, si propone di rispondere alle elevate aspettative in materia di censimento ed analisi degli esistenti indicatori circa lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle città. Vero e proprio strumento di performance, la norma 37120 potrebbe essere lo strumento per valutare la qualità delle città e del loro livello di progresso nei 17 settori interessati. ed i benefici attesi.

Declinata localmente, questa norma costituirà uno strumento di guida e di controllo della gestione dei progetti per ogni città, municipalità o comunità desiderosa di valutare la propria performance in maniera comparabile e verificabile, quali che siano le sue dimensioni, la sua situazione geografica ed il suo livello di sviluppo. Ovviamente, questa norma è destinata ad essere applicata alle zone rurali e peri-urbane così come alle linee di comunicazione. Documento elaborato dall'OIT (Organisation Internationale de Normalisation) è suscettibile di essere rivisto, emendato o integrato nel tempo. L'AFNOR (Agence française de normalisation), incaricata di trascrivere tale documento, prevede la pubblicazione della versione nazionale nell'aprile 2016. Dei 17 indicatori principali utilizzati, l'aspetto della Sicurezza si fonda su 5 indicatori di base o di sostegno, considerati efficienti in questo segmento:
1. Numero di agenti ogni 100.000 abitanti (indicatore di base)
2. Numero di omicidi su 100.000 abitanti (indicatore di base)
3. Crimini contro la proprietà su 100.000 abitanti (indicatore di sostegno)
4. Tempo di risposta da parte del dipartimento di polizia in seguito alla chiamata iniziale (indicatore di sostegno)
5. Tasso di crimini contro le persone su 100.000 abitanti (indicatore di sostegno).

Per combattere in maniera efficace i reati contro le persone ed i beni, migliorare i tempi di reazione che intercorrono fra il verificarsi di un evento e la risposta da dare, le architetture intelligenti apporteranno un contributo decisivo all'efficienza delle politiche pubbliche di sicurezza.

Le architetture intelligenti, ausiliarie alla sicurezza delle persone e dei beni

Non esiste alcuna definizione ufficiale di architettura intelligente. La dottrina (2) ha potuto definire l'architettura intelligente come insieme di elementi spaziali ed architettonici avente la capacità di rispondere intelligentemente all'ambiente esterno così come ai bisogni degli utenti. Tali architetture intelligenti si basano su una rete di sensori senza fili che recuperano i dati, pietra angolare dell'architettura intelligente.

Fra le architetture intelligenti, alcune una hanno vocazione securitaria della loro concezione, come i sistemi di video-protezione e la biometria. La video-protezione conosce un'evoluzione sempre più sofisticata che va ben oltre la funzione iniziale di sorveglianza che le era stata assegnata in origine. Così, in uno spazio dato, con controlli di accesso e telecamere, un centro di iper-visione può realizzare un servizio del tipo scorta di accompagnamento per permettere ad una persona di muoversi in tutta tranquillità da un punto all'altro di questo spazio connesso.

La securizzazione degli spazi a vocazione comunitaria comporterà progressivamente un sistema globale di dispositivi di sicurezza che integrerà l'insieme dei sottosistemi: viso-sorveglianza, controllo d'accesso, sistema anti-intrusione ed interfonia nello spazio pubblico. Il castello di Versailles (3) è un tipico esempio di ciò che l'attuale tecnologia è in grado di fare in termini di centro di iper-visione. Questo concetto sarà, con riserva di adattamento, trasponibile quali che siano le dimensioni e la natura dello spazio da connettere.

La biometria (4) è il secondo "silo" intelligente al servizio della sicurezza. La CNIL definisce la biometria come "l'insieme di tecniche informatiche che permettono di riconoscere automaticamente un individuo a partire dalle sue caratteristiche fisiche, biologiche, ed anche comportamentali". I dati biometrici vengono classificati secondo tre categorie che rispondono ai seguenti criteri: i campioni di corpo umano (DNA, odore corporale); rappresentazioni digitali o modelli (impronte digitali o il contorno della mano); atteggiamenti o comportamenti (firma autografa, battitura su una tastiera).

Le applicazioni operative in termini di sicurezza sono illimitate, soprattutto la biometria comportamentale. Il Gruppo all'articolo 295 precisa che "le tecniche biometriche basate sul comportamento sono volte a misurare le caratteristiche comportamentali di una persona. Esse comprendono la verifica della firma autografa, l'analisi della battitura sulla tastiera, l'analisi della postura, il modo di camminare o di muoversi, modelli che indicano un certo pensiero inconscio come la menzogna, ecc.." (5)

L'arredo urbano offre delle opportunità al servizio di architetture intelligenti. Abbiamo così dei lampioni installati sulle strade pubbliche. Questi oggetti diventano dei preziosi ausiliari alla sicurezza e all'ordine pubblico. Diffusi da più di un secolo sullo spazio pubblico dalla metropoli al villaggio, i lampioni costituiscono, per la loro struttura e la loro impiantazione, il supporto ideale per l'infrastruttura digitale senza fili che controlla, sorveglia e gestisce il mondo sensoriale per mezzo dei dati valorizzabili raccolti dai sensori (6). Una lista non esaustiva permette di misurare rapidamente l'interesse: diffusioni di annunci e di avvertimenti, cattura di immagini, conteggio dei passanti, rilevamento di movimenti anomali di folla, anche spontanei. Questa stessa illuminazione pubblica potrebbe essere messa in condizione di funzionare secondo la frequentazione di una strada e fornire delle informazioni riguardo al numero di individui.

CNIL2

Questi pochi esempi concreti introducono nuove problematiche in termini di integrità dei sistemi di comando. Il controllo del sistema da parte del suo legittimo utilizzatore rimarrà il fattore chiave di ogni riuscita nel dispiegamento di architetture intelligenti degli spazi connessi. Penetrare un sistema informatico che pilota delle funzioni critiche può avere delle conseguenze gravi. Il furto da parte di un ladro che agisce effettuando un'effrazione "digitale" non è frutto di immaginazione. L'ipotesi di una procedura che consiste nel distogliere i sistemi intelligenti che ci fanno sapere se una persona si trova nel suo domicilio così come disattivare i meccanismi di sicurezza sarà molto plausibile. Questo cambiamento esigerà che i locali ad uso abitativo o professionale siano inviolabili e che i sistemi l' installati lo siano altrettanto.

I dati personali o pubblici, raccolti attraverso le architetture intelligenti, presentano un carattere valorizzabile che conviene inquadrare. Su tale problematica, la CNIL si posiziona fin da ora come l'autorità di regolamentazione fondamentale riguardo la sorveglianza digitale.

Circa gli sviluppi osservati dalla Commissione Nazionale Informatica e Libertà (CNIL)

In Francia, la CNIL ha cominciato ad occuparsi delle problematiche dei dati raccolti dagli oggetti connessi nel settore della rete di distribuzione di elettricità intelligente ("smart grids") (7). Tali problematiche prefigurano gli obblighi degli operatori nei confronti dei clienti nella loro qualità di cittadini. La CNIL constata: il carattere "intelligente" ottenuto dai progetti di città digitale proviene dai dati acquisiti dagli oggetti connessi: non sono le città a divenire intelligenti, bensì i loro dati.

Questi dati, spesso presentati come anonimi, non sempre lo sono, tanto più che le tecniche di re-identificazione dei dati continuano ad evolvere senza sosta. Ad esempio, un sensore di presenza che controlla l'illuminazione pubblica di una strada poco frequentata può permettere di sapere quale degli abitanti di quella strada sia passato, se la temporizzazione di spegnimento dei lampioni è sempre la stessa. Questi contatori comunicanti sollevano delle nuove questioni di privacy. Un'approfondita analisi delle curve di carico (8) può permettere di dedurre un gran numero di informazioni sulle abitudini di vita degli occupanti di un'abitazione: l'ora in cui si svegliano e quella in cui vanno a letto, le ore o i periodi di assenza, la presenza di ospiti in un alloggio, l'uso della doccia, il numero di persone presenti nell'alloggio, ecc.. Più in generale, la gestione dei dati raccolti nelle abitazioni e trasmessi all'esterno, volto a consentire un controllo a distanza di alcuni dispositivi elettrodomestici, andrà ad espandere il futuro campo d'investigazione della polizia giudiziaria.

I locali ad uso professionale verranno interconnessi con i media e con il resto della sfera pubblica. Quest'insieme di "materiale da costruzione intelligente" grazie alla sua capacità di reagire ai bisogni del suo ambiente, garantirà una tracciabilità delle operazioni effettuate. Sono anche in grado di far fronte ad ogni tentativo di attentare alla loro integrità per mezzo di atti di ostilità fisica o di cyber-attacchi. L'efficienza della sicurezza raggiunta per mezzo di queste nuove tecnologie dovrà tuttavia tener conto dei principi fondamentali del diritto delle persone riconosciuto nelle società democratiche, sia nella sfera personale che in quella professionale.
Questa massa di dati a carattere personale o pubblico porta già da ora ad una nuova riflessione sull'ammissibilità delle prove che nel diritto francese si fonda sul principio di lealtà e sulla sua estensione, il principio di parità delle armi (N.d.T.: l’obbligo di offrire ad ogni parte la concreta possibilità di esporre la propria difesa in condizioni che non siano di netto svantaggio rispetto all’avversario), principio che la Corte europea dei diritti dell'Uomo applica in maniera vigile. I nuovi metodi di investigazione aprono delle prospettive riguardo alla manifestazione della verità nelle inchieste criminali e penali.

Il processo volto a garantire la sicurezza delle persone e dei beni risulterà profondamente cambiato dalla collocazione di sensori di dati sia nello spazio pubblico che in quello privato. La conoscenza e l'accesso rispetto ai dati raccolti dovrà, nei limiti delle libertà fondamentali e sotto il controllo giudiziario, essere preso in considerazione nell'analisi e nella lotta contro i fenomeni di delinquenza di una circoscrizione. Le norme di resilienza degli spazi connessi e l'efficienza nell'analisi dei megadati (Big data) rappresentano per il futuro gli strumenti di aiuto alle decisioni che riguardano le politiche pubbliche di sicurezza.

- Centre de Recherche de l’École des Officiers de la Gendarmerie Nationale -
- Redattore : capo squadrone Jérôme LAGASSE -
(dicembre 2014)

NOTE:

(1) - 1 http://www.insee.fr/fr/methodes/default.asp?page=definitions/ville.htm

(2) - Khaled Sherbini, Robert Krawczyk, Overview of intelligent architecture : 1st ASCAAD International Conference, e-design in Architecture KFUPM, Dhahran, Saudi Arabia, 12-2004

(3) - http://www.assystem.com/fr/entreprise/livre-blanc-introduction.html

(4) - http://www.cnil.fr/documentation/fiches-pratiques/fiche/article/biometrie-des-dispositifs-sensibles-soumis-a-autorisation-de-la-cnil/

(5) - G29 : groupe des autorités européennes de protection des données personnelles

(6) - Per le applicazioni concrete : http://intellistreets.com/index.php

(7) - http://www.cnil.fr/linstitution/actualite/article/article/compteurs-communicants-premieres-recommandations-de-la-cnil/

(8) - http://www.cnil.fr/documentation/deliberations/deliberation/accessible/non/delib/279/

fonte: Laboratoire Urbanisme Insurrectionnel

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