venerdì 9 marzo 2012

La crisi entra nel pallone

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I calciatori del Glasgow Rangers venivano pagati al nero, per evitare di dover pagare le tasse. Ora, devono 75 milioni di sterline allo stato, da qui la liquidazione della squadra. I giocatori non hanno accettato un taglio sullo stipendio. Il primo Ministro di Scozia, Alex Scotland (si chiama proprio così) non ha rilasciato alcuna dichiarazione in proposito. Così, è stato permesso che uno dei più grandi club di calcio andasse in malora. Cosa che potrebbe creare un bel po' di problemi a Glasgow: ancora più rabbia per le strade.
Nel frattempo in Cina, Nicolas Anelka incassa 250.000 euri a settimana. Gioca per un club cinese, a Shangai, credo. Lo stato cinese può quindi apparire del tutto liberale. E Anelka può servire per aiutare a vendere tutti i tipi di prodotti cinesi.
Robert Kurz, in un recente articolo che è poi stato incluso nel suo libro, "vita e morte del capitalismo", mette in guardia per quando verrà il giorno in cui
scoppierà la bolla cinese. A quel punto le cose cominceranno a disvelarsi sul serio, e l'attuale crisi ci sembrerà assomigliare ad una festa di compleanno di bambini turbolenti.

1 commento:

Cirano ha detto...

del fallimento sranno contenti i tifosi del Celtic!