E' il 14 giugno del 1940, e la faccia di questo parigino ce lo racconta tutto, la capitale è caduta in mano alle truppe naziste che marciano, ancora una volta, vittoriosi in Francia, come i prussiani nel 1871, dopo aver sconfitto Napoleone III.
"Sopra la città sconfitta cala un velo tetro e silenzioso, rotto solo di tanto in tanto da esplosioni lontane, via via che i francesi distruggono le loro fabbriche di munizioni L'unica resistenza opposta dai francesi, è quella di alcuni operai, vicino alla Porta d'Aubervilliers, che fischiano i soldati tedeschi, i quali li ignorano.
I tedeschi piazzano nidi di mitragliatrici nei punti chiave, man mano che attraversano le strade deserte mentre un ufficiale si dirige in auto dal capo della polizia di Parigi per comunicargli che rimarrà in carica fino a nuovo avviso con l'incarico di mantenere l'ordine pubblico. La bandiera con la croce uncinata sventola sulla Torre Eiffel e sul quartier generale tedesco a Parigi, insediato in uno dei più lussuosi alberghi, l'Hotel Majestic, al 29 di rue Dumont d'Urville".
Una foto, un'immagine che ci parla del caos che stava dilagando per tutta l'Europa, sulle gambe della travolgente avanzata nazista.
Molto si è detto della resistenza francese durante l'occupazione tedesca, ma assai poco delle molte viltà collaborazioniste con le forze di occupazione.
Dopo la guerra, il generale Charles de Gaulle avrà delle parole, riferendosi all'occupazione ed al governo di Vichy:
"... È dal momento che quasi tutti erano proprietari. Potevano scegliere tra le loro proprietà, la loro piccola casa, il piccolo giardino, il piccolo negozio, il loro piccolo laboratorio, il piccolo campo, i loro pochi buoni del tesoro e la Francia. Scelsero le loro proprietà".
Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
lunedì 24 ottobre 2011
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1 commento:
la più grande vergogna subita dai francesi, la nemesi storica del bonapartismo.
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