Questo appello, lanciato da uno sconosciuto miliziano anarchico che faceva parte della famosa "Colonna di Ferro", sembra essere - ancora oggi - il testo più vero e più bello che la rivoluzione proletaria spagnola ci ha lasciato. I contenuti di quella rivoluzione, le sue intenzioni e la sua pratica sono qui sintetizzati, freddamente e con passione. Vi sono denunciate le cause principali del suo fallimento: quelle che procedevano dalla costante azione contro-rivoluzionaria degli stalinisti, a conforto delle forze disarmate borghesi sotto la Repubblica, e le concessioni costanti dei dirigenti della CNT-FAI (amaramente evocati con l'aggettivo "nostro") dal luglio 1936 al marzo 1937. Coloro che hanno orgogliosamente rivendicato il titolo, poi diventato un insulto, di incontrolado [incontrollabile] hanno dimostrato di avere grande senso storico e strategico. Era stata fatta una rivoluzione a metà, dimenticando che il tempo non si ferma mai.
"Ieri, eravamo i padroni di tutto, oggi, sono loro, ad esserlo." A quel tempo, i libertari della "Colonna di Ferro" non potevano più "continuare fino alla fine" insieme. Dopo aver vissuto un così grande momento, non era più possibile "separarci, lasciarci l'un l'altro, per non rivederci più." Ma tutto il resto è stato ripudiato e sperperato.
Questo testo, di cui solo Burnett Bolloten fa menzione, venne pubblicato a puntate da Nosotros, un giornale anarchico di Valencia, il 12, 13, 15, 16 e 17 marzo del 1937. Il 21 marzo, la "colonna di ferro" venne integrata nel "Esercito Popolare" della Repubblica sotto il nome di 83.ma Brigata. Il 3 maggio, la rivolta armata degli operai di Barcellona venne sconfessata dai suoi leader, che, il 7 maggio, riuscirono a soffocarla.
A quel punto, sarebbero rimasti due poteri statali della contro-rivoluzione, il più forte dei quali avrebbe vinto la guerra civile.
Guy Debord
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Il testo completo, in italiano di " Protesta davanti ai libertari del presente e del futuro sulle capitolazioni del 1937"
di un "Incontrolado" della Colonna di Ferro può essere letto QUI!
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