mercoledì 19 ottobre 2011

occhi veloci come il vento

Gitano

Da oltre 500 anni,in territorio iberico, la partecipazione dei Rom ai vari eventi storici rimane un vero mistero. Nonostante il cospicuo numero di testi, memorie, filmati e documenti vari sulla guerra civile avvenuta in Spagna negli anni 1936-39, è una vera e propria sfida  trovare prove certe del loro coinvolgimento. Una sfiducia generale nei loro confronti, insieme alla reputazione di rubare bestiame, ha fatto sì che durante il conflitto siano stati perseguitati sia dai repubblicani che dai franchisti.
Pertanto, non sorprende che la stragrande maggioranza abbia deciso di rimanere fuori del conflitto, rispettando la tradizione apolitica ereditata dai loro antenati, anche se ci sono diverse eccezioni da entrambe le parti, soprattutto in campo repubblicano.
Si evidenzia, per importanza, l'artista Helios Gómez, di formazione anarco-sindacalista. Nato a Siviglia nel 1905, va in esilio durante la dittatura di Primo de Rivera. Tornan in Spagna nel 1930 e si dissocia dal movimento anarchico per entrare a far parte del PCE. Ma come è comune a tutti i comunisti con un passato anarchico, com'è evidenziato da Abel Paz in molte delle sue opere, la sua educazione libertaria gli impedisce di accettare i dogmi e la disciplina del partito. Così Gòmez spara al capitano stalinista Arjona. quindi viene espulso dal partito e perseguito con l'accusa trotskismo. Torma nella CNT nel 1938. Verrà ucciso dal regime di Franco nel 1956 per le sue attività rivoluzionarie e antifranchiste.
Sull'altro fronte deve essere ricordato il noto zingaro Ceferino Gimenez Malla , meglio conosciuto come "El Pelé", di recente beatificato da Giovanni Paolo II. Considerato da molti come un astuto commerciante che aveva fatto fortuna durante la prima guerra mondiale, anche se spesso accusato di furto. Fervente cattolico, partecipò alla Guerra Civile in maniera indiretta, ma il suo ricordo è strettamente legato al conflitto, perché sarebbe stato fucilato dai repubblicani per essersi rifiutato di rinunciare alla fede cattolica, secondo fonti episcopali, anche se ci sono diverse ipotesi circa la vera ragione della sua morte, probabilmente relativa all'arresto di un sacerdote associato con i franchisti.
Una menzione merita il caso del segretario generale della CNT dal 1936 al 1939, il giovane Mariano Rodríguez "Marianet". Viene ricordato come una figura chiave della resistenza anarchica nei campi francesi, dove è morto annegato in un fiume. Arrivò all'anarchismo in prigione, dove si trovava detenuto per reati communi.
Infine, quasi come un aneddoto, va ricordato il caso di Jose Palma Leon "Osolito", un famoso atleta di etnia gitana che pochi giorni prima delle "Olimpiadi Popolari", in seguito alla rivolta militare,decide di unirsi alla milizia e di combattere per "la libertà del popolo".
A parte questi brevi ricordi relativi agli individui, si rende necessaria un'analisi completa della loro partecipazione al conflitto, perché pur essendo una piccola punta di un grande iceberg, costituiscono un aspetto poco conosciuto che merita di essere studiato in profondità, per una lettura della situazione dei rom oggi. Va pertanto conosciuta la confusione che veniva fatta fra maquis repubblicani e zingari nomadi, e questi ultimi a causa di tale confusione venivano fucilati in nome del franchismo. Essi sono stati duramente puniti per il loro pensiero apolitico, e severamente puniti dopo la guerra per la loro crescente perdita di prestigio sociale.
Furono, dopo tutto, vittime del genocidio fascista che ha devastato la Spagna dal 1936-1939 . Per lo più non erano repubblicani coscienti, ma hanno pagato a caro prezzo la loro mancanza di lealtà al regime.

fonte: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=137447

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