"Se gira la palla, le bocce ed i cappellucci devono andare per aria", parole fatali - pronunciate da tale Carmelo Giordano nel gennaio del 1850, mentre usciva da una taverna. Parole che il commissario Caciolla - trovandosi per caso a passare - sentì e interpretò: "Riflettendo che quelle parole - se gira la palla - possono alludere a cambiamento di politica, e quell'altre - le bocce ed i cappellucci per aria - sembrano riferirsi alle teste degli uomini attaccati al Governo, ho creduto mio dovere fare arrestare...".
A Bronte, la palla avrebbe girato, dieci anni e mezzo più tardi. La storia di quel "giramento di palla" sarà, fra le altre cose, oggetto di un film di Florestano Vancini, alla cui sceneggiatura, ispirata in qualche modo ad un racconto di Verga, parteciperà anche Leonardo Sciascia.
Bronte: Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato.
Quel giorno d'estate del 1860 ( e Sciascia fa notare come l'estate sia una dimensione psicologico-climatica di tutti i fatti rivoluzionari siciliani e spagnoli) cominciava l'Italia, questa Italia. Fino a
quando la palla non tornerà a girare.
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