venerdì 24 agosto 2007

I morti seppelliscano i morti!



Sarà per il fatto che con la storia hanno sempre avuto problemi, ma l'unica cosa su cui non sono riusciti a mettersi d'accordo, a proposito di Bruno Trentin, è l'età. Chi ha detto settantasette, chi ottanta, chi ottantuno. Si vede che a documentarsi si viola la privacy del morto!
Per il resto è tutto un peana, da destra a sinistra, per l'uomo che ha salvato la patria svendendo la scala mobile.
Non aggiungo altro, tranne due ricordi ed una considerazione.
I ricordi attengono alla stessa giornata, a Firenze, nell'autunno del 1992.E' il 22 settembre. In piazza San Marco, un vecchio operaio si avvicina al futuro salvatore della patria e comincia a prenderlo a schiaffi, piangendo. Viene subito bloccato dal servizio d'ordine, ma un bel paio sul muso è riuscito a mollargliene. E' solo un preavviso. Qualche ora dopo, in piazza Santa Croce, al comizio che chiude il corteo, il sindacalista vorrebbe spiegare la firma apposta in calce al protocollo del 31 luglio. Gli verrà impedito da un fitto lancio di bulloni. Seguirà la solita reazione isterica, dal palco, contro la violenza e per la patria.
Fosse morto allora, di infarto, ne avrebbe guadagnato in immagine!
La considerazione la traggo dalla lettura della sua biografia sommaria, dalla data in cui sarebbe entrato nel sindacato. La fine degli anni '40. Curioso! Più o meno lo stesso periodo in cui mio padre si dimetteva dalla FIOM a Siracusa. S'era reso conto che svendevano. Di già!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma tutto si dimentica, per cui ora ai funerali accorre tutta la "sinistra", anche quella che si definisce alternativa e antagonista (come diavolo toccherà definirsi per distinguersi: cattiva va bene oppure piace anche quel termine?).
Accorre, purtroppo, anche Giovanna Marini, per cantare "bella ciao", "we shall overcome" e simili.

BlackBlog francosenia ha detto...

Una "sinistra" senza "lotta di classe" è assolutamente indistinguibile dalla destra, se poi a questo aggiungi l'adesione acritica ed incondizionata al dispositivo democratico el'atteggiamento fideistico nei confronti dell'opinione pubblica, ecco che il quadro è completo. Rimane, per l'appunto, solo l'apparato folkloristico.
Il funerale della sinistra c'è già stato e, per firtuna, non ci siamo neanche andati!

salud