Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
venerdì 31 agosto 2007
Ci vado! Per un po'
Il 18 Ottobre 1827, verso le cinque di sera, un piccolo bastimento levantino stringeva il vento per cercare di raggiungere prima di notte il porto di Vitylo, all'ingresso del golfo di Corone. Questo porto, l'antico Œtylos d'Omero, è situato in una delle tre profonde incisioni che frastagliano, sul mare Ionio e sul mare Egeo, quella foglia di platano alla quale è stata tanto giustamente paragonata la Grecia meridionale. Su questa foglia si stende l'antico Peloponneso, la Morea della geografia moderna. La prima di queste dentellature, a ovest, è il golfo di Corone, che si apre tra la Messenia e la penisola di Mani; la seconda è il golfo di Maratonisi, che incide ampiamente la costa della severa Laconia; la terza è il golfo di Nauplia, le cui acque separano la Laconia dall'Argolide.
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Jules Verne - L'arcipelago in fiamme - 1884
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