venerdì 6 luglio 2007

stelle in bianco e nero



Solo sotto le stelle. Un film. O meglio, il titolo italiano (ma anche francese) di "Lonely Are the Brave", a sua volta l'adattamento di un libro. Un romanzo di Edward Abbey, "The Brave Cowboy". Abbey, quello di "Fuoco sulla montagna" e de "I sabotatori" (The Monkey Wrench Gang), quest'ultimo una sorta di testo ispiratore per i cosiddetti "ecoterroristi". E le cose pian piano cominciano a tornare. Solo sotto le stelle, un film visto da ragazzo, dato in televisione quando facevano -allora usava - i cosiddetti "cicli". Questo, mi pare si chiamasse qualcosa tipo "il crespuscolo del west". Il regista, David Miller, non propriamente uno sconosciuto. Uno che ha cominciato la sua carriera con "Terra selvaggia", nel 1941, uno dei tanti film su Billy the Kid, e l'ha egregiamente continuata con piccoli capolavori come "Merletto di mezzanotte", nel 1960, e "Capitan Newman", del 1973; quest'ultimo un film delizioso e tragico su un ospedale psichiatrico militare con un grande Gregory Peck e un gigantesco (nonostante la statura) Tony Curtis che si esibiva in un ruolo clownesco, allo scopo di alleviare le sofferenze dei pazienti. Film e cinema d'altri tempi. Fa in tempo a girare "Azione esecutiva" nel 1979, sull'assassinio di John Kennedy. Un film che ha al suo attivo diversi "ultimi". L'ultima apparizione sullo schermo di Robert Ryan, e l'ultima sceneggiatura (postuma)di Dalton Trumbo. Già, Dalton Trumbo, condannato per attività anti-americane e inserito nella lista nera. Maccartismo, in una parola! Poi, costretto a scrivere dal Messico, dove si era trasferito, sotto falso nome. Fino a vincere un oscar, col nome di Robert Rich. America! Dalton Trumbo (che amava scrivere nella vasca da bagno!), sceneggiatore di quello che forse è il più grande film antimilitarista di tutti i tempi, "E Johnny prese il fucile", è anche l'autore della sceneggiatura di "Solo sotto le stelle".
Un cast di tutto rispetto: Kirk Douglas, Gena Rowlands, Walter Matthau e, immancabile, George Kennedy.
Kirk Douglas è Jack Burns, che cerca di vivere, nell'america degli anni sessanta, come vivevano i cowboys, da lavoratore stagionale a cavallo. Rifiuta qualsiasi identificazione col mondo moderno! Dalla patente di guida alla tessera della previdenza. Quando un suo amico (una sorta di filosofo anarchico) viene messo in prigione, Burns deliberatamente si fa arrestare per farlo evadere. L'amico rifiuta, a causa della condanna lieve, e Burns scappa da solo. A cavallo verso il messico, in sella ad una puledrina, contro ogni logica. Fino al tragico epilogo.
Kirk Douglas ha affermato che questo, fra tutti, è il film che ama di più. E anch'io. E non solo fra quelli di Kirk Douglas! Vale ricordare Walter Matthau nel ruolo dello sceriffo riluttante che simpatizza per Burns, ma che deve fare comunque il suo lavoro. E Bill Raisch, solo una parte, con il suo unico braccio (nel film come nella vita) è protagonista di una memorabile scazzottata con Douglas (nella foto). L'anno successivo sarà l'uomo con un braccio solo (l'assassino della moglie) che David Janssen, nella stupenda e indimenticabile serie TV "Il fuggiasco" (The Fugitive), cercherà per tutti gli Stati Uniti, e per tutta l'america.
Era un mondo...in bianco e nero!

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