giovedì 5 luglio 2007

sottogeneri ...



HIXPLOITATION

Da "hick" (bifolco) + il solito suffisso SPLOITATION*. Sottogenere anni Settanta attraverso il quale Hollywood dedicò un'attenzione totalmente sproporzionata al sud agricolo, gretto e zoticone. Sul grande schermo si ebbe una pletora di inseguimenti in pick-up, vigilantes che amministravano la giustizia e atrocità rurali varie. Dopo i montanari da incubo in "Un tranquillo weekend di paura"(1972) di John Boorman, arrivarono lo sceriffo del Tennessee Joe Don Baker di "Un duro per la legge"(1973) e lo sceriffo dell'Alabama Lee Marvin di "L'uomo del Klan"(1974); poi i camionisti col baracchino di "Chroma Angel chiama Mandrake"(1977) di Jonathan Demme e "Convoy - Trincea d'asfalto"(1978) di Sam Peckinpah e i camionisti con babbuino (ma non era un orango?) di "Filo da torcere"(1978) e "Fai come ti pare"(1980), due grandi successi di Clint Eastwood. L'apoteosi dell'hixplotation giunse nel 1977 con "Il bandito e la madama", esordio alla regia dello stuntman veterano Hal Needham, un sudista purosangue che volle affidare ruoli seri al cantante balbuziente Mel Tillis, all'ubriaco per antonomasia Foster Brooks e alla zitellona "Gladys" Ruth Buzzi.

* SPLOITATION. Atrimenti "xploitation". Utile suffisso che attribuisce un senso di sporcizia a qualsiasi semantema cui venga attaccato. In questo modo si possono coniare ammiccanti sottogeneri a volontà. Tutto cominciò nei primi anni settanta con il termine "blaxploitation", che combinava le parole "black"(nero) ed "esploitation" (sfruttamento) per etichettare il flusso copioso e ininterrotto di pellicole con protagonisti afroamericani a base di spaccio di droga, lotta al crimine, nudità e stravaganze varie.
"Secondo me "Il pranzo di Babette" è ancora più food-sploitation di Tampopo".

da David Kamp Lawrence Levi - Dizionario Snob del Cinema - Sellerio

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