mercoledì 6 gennaio 2016

La voce dello sguardo

riis

L'anno in cui muore Edgar Allan Poe, il 1849, in Danimarca nasce il fotografo e scrittore Jacob Riis.
Riis morirà nel 1914 a Barre, Massachusetts, a meno di cento chilometri da Boston, dov'era morto Poe.
Non era uno scrittore di storie fantastiche, Riis, ma in un certo qual modo seppe dare continuità alla maniera in cui Poe guardava e sentiva la folla e quei suoi personaggi che vengono negati dalla società e dai suoi discorsi. Ragion per cui non sorprende che Riis abbia perfezionato il suo inglese leggendo Dickens. Riis fu il primo a fotografare, alla fine dell'800, i bassifondi ed i fetidi vicoli di Manhattan destinati ad accogliere gli immigrati.

E' il 1870 quando Riis arriva negli Stati Uniti. Dapprima lavora come carpentiere e come venditore ambulante, e viene imbrogliato e derubato innumerevoli volte.
Poi, poco alla volta, riesce ad antrare nell'ambiente giornalistico, finché, nel 1887, viene a conoscenza di quella che è allora un'invenzione recente, il flash fotografico, che gli permetterà di registrare tutto quello che vede durante i suoi giri nelle zone più miserabili della città.
Nel 1888, riesce finalmente a mettere insieme un'apparecchiatura fotografica decente e comincia a pubblicare articoli corredati da illustrazioni.
L'anno successivo pubblica un lungo articolo di 18 pagine corredato da 19 delle sue fotografie; un articolo che sarà alla base, fin dal titolo, di quello che diventerà il suo primo libro: Come vive l'altra metà.
Tuttavia, in quegli anni il flusso dei migranti era ancora lontano dal raggiungere la sua massima intensità. Sarà poi, nel periodo che va dal 1895 al 1914, che arriveranno a New York, passando per Ellis Island, milioni di persone, provenienti soprattutto dall'Europa dell'Est.
Le famiglie di tedeschi ed irlandesi - che si erano già stabilite lì da tempo - si sposteranno verso il nord dell'isola di Manhattan, facendo così posto ai russi, ai polacchi, agli ungheresi, in maggioranza ebrei in fuga dai progrom.

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